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Prestiti 2017, consigli per orientarsi nella scelta

Secondo i principali osservatori del mercato del credito, il 2017 si confermerà un anno assai redditizio e conveniente per chi decide di attivare un finanziamento: per orientarsi sui prestiti 2017 sarà a maggior ragione necessario seguire consigli e suggerimenti degli esperti per sapersi districare nel mare di proposte avanzate dai vari istituti di credito operanti nel settore, sia per quanto riguarda il credito al consumo che per i prestiti personali. Proprio per aiutarvi nella scelta del miglior finanziamento disponibile a seconda delle proprie esigenze e necessità, ecco una piccola guida ai prestiti 2017 circa i principali aspetti da valutare con attenzione prima di stipulare un accordo oneroso, che in ogni caso peserà negli anni a venire sul ménage familiare.

Tasso Annuo Effettivo Globale

Più ancora del TAN, ovvero il Tasso Annuo Nominale, il vero fattore determinante da valutare in un finanziamento è il TAEG, che riunisce in sé tutte le spese che effettivamente bisognerà affrontare nel piano di rimborso del prestito. Per il 2017 questo Tasso Annuo Effettivo Globale viene proposto dalle banche, per un cliente tipo di 40 anni con contratto di lavoro dipendente, al 9,5 per cento per un prestito di 5 mila euro da restituire in 24 mesi e al 9,1 per cento per 15 mila euro da rimborsare in sei anni. Questo vuol dire che il costo medio di un finanziamento di 5 mila euro è di 541 euro (660 con polizza, non obbligatoria), 4.551 euro per uno da 15mila (5.622 euro con l’assicurazione). I dati emergono dai confronti effettuati dai simulatori on line tra i principali istituti di credito, secondo cui il TAEG oscilla tra il minimo del 6,43 per cento in Bnl e il massimo del 12,81 nel Banco Bpm per il prestito da 5mila euro, mentre per l’altro esempio da 15mila abbiamo un minimo sempre targato Bnl del 7,21 per cento e un massimo di 11,97 offerto da Unicredit. Attenzione va poi sempre data all’incidenza della polizza facoltativa, che da un alto vi protegge dai rischi di infortunio o perdita del lavoro, ma alza i costi anche in maniera elevata, soprattutto per i finanziamenti più alti.

Interessi

Per tre anni consecutivi gli interessi sono calati, ma secondo tutti i maggiori osservatori del mercato del credito il 2017 sarà l’anno di risalita dei tassi: basti pensare che nel mese di settembre 2016 la media dei tassi globali dei prestiti personali tra i principali operatori era dell’8,7 per cento, mentre esattamente tre anni prima si attestava al 10,6 per cento. Soprattutto per chi sceglie il tasso fisso dunque, è bene prestare attenzione agli interessi che si pagheranno sulla cifra richiesta: secondo una corrente di pensiero, per questo 2017 oscillante tra ripresa del mercato e risalita dei tassi, potrebbe convenire la scelta del tasso misto, in modo da poter passare da fisso a variabile, all’interno di determinate finestre temporali, lungo il periodo di ammortamento, a seconda della convenienza.

Cessione del Quinto

Il 2017 vedrà le banche sempre più convinte nell’erogare prestiti con la formula della cessione del quinto dello stipendio o dell’assegno previdenziale: a tal proposito, va segnalato come l’associazione di categoria abbia deciso di approntare nuove forme di autoregolamentazione per questi prestiti con cessione del quinto che partiranno dal mese di aprile, secondo cui il tasso di interesse sarà composto da solo tre voci, TAN, commissione di istruttoria e commissione di distribuzione, e in caso di rinnovo la base di calcolo per le provvigioni agli operatori dovrà essere calcolata applicando il differenziale tra il nuovo finanziamento e quello estinto. In questo modo gli istituti di credito recepiscono le sollecitazioni sulla trasparenza avanzate dalla Banca d’Italia, rese necessarie dal boom dei reclami all’Arbitro bancario finanziario. Secondo i dati diffusi da Assofin, nel 2016 le erogazioni con cessione del quinto sono aumentate del 7,3 per cento con 5,22 miliardi di euro, ma a pesare su questo finanziamento fino ad oggi erano appunto le molte commissioni dovute dal cliente e spesso reclamizzate in maniera opaca: il consiglio è di diffidare delle banche che pubblicizzano i tassi di interesse a fondo pagina e con caratteri minuscoli, e di leggere sempre con attenzione tutto il contratto di finanziamento prima di mettere in calce la propria firma.

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