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Mutui 2017, tasso misto è più conveniente?

Nella stipulazione del mutuo la scelta del tasso di interesse è uno degli aspetti decisivi da valutare per avere un piano di rimborso sostenibile del finanziamento: di fronte all’annosa scelta tra tasso fisso o variabile, per i mutui 2017 la convenienza potrebbe tradursi nell’opzione tasso misto, almeno secondo quanto rilevano gli esperti confrontando le offerte di finanziamento casa nel mercato italiano, sulla scorta dei dati da tenere presente nell’incidenza dei suddetti tassi. Confrontando i valori infatti, consapevoli che il minimo storico toccato dai tassi è destinato a terminare, sia il fisso che il variabile potrebbero conservare alcuni aspetti vantaggiosi, per cui al mutuatario potrebbe convenire un sistema flessibile che consenta di passare da uno all’altro nel corso dell’ammortamento. Il tasso misto appunto.

Tasso fisso 2017

Nel 2017 il tasso fisso, che viene calcolato come la somma dello spread e dell’IRS (Interest Rate Swap) relativo al periodo, benché sia ancora relativamente basso è in fase di risalita, con l’IRS calcolato a 20 anni che è aumentato di 70 punti base, passando da un valore di 0.73 del luglio 2016 a 1.40 di febbraio 2017, e questo significa in soldi un aumento di circa 40 euro nella rata mensile di un mutuo indicizzato a tasso fisso, e un importo pari a 100mila euro da rimborsare in 20 anni. Secondo gli esperti l’IRS potrebbe continuare ad aumentare per l’incremento generale dei rendimenti a livello internazionale, e poi c’è lo spread, che rappresenta il guadagno che gli istituti di credito applicano sui mutui che offrono ai loro clienti, caratterizzati in parte dalla cosiddetta “componente di rischio” di un Paese. Quale possibile evoluzione potrebbe avere nel corso del 2017 un mutuo a tasso fisso? Ipotizzando sulla scorta di un esempio base offerto dagli osservatori del credito un mutuo casa da 140mila euro, per un valore dell’immobile di 220mila euro, loan to value (ossia il rapporto tra l’importo del finanziamento e valore del bene immobile) del 64 per cento e durata di 25 anni, la migliore offerta sul mercato per chi stipula il finanziamento nell’anno corrente prevede un Taeg 2,17 per cento, con una rata di importo mensile di 600 euro. Se invece lo stesso tipo di mutuo fosse stato stipulato poniamo il primo gennaio 2015, avremmo uno spread del 2,30 per cento, con un Taeg del 3,99 per cento e una rata di 693 euro.

Tasso variabile 2017

Nel 2017 il tasso variabile, che viene calcolato come la somma dello spread bancario e del tasso Euribor, dovrebbe con ogni probabilità confermare per tutto l’anno solare il trend negativo dell’Euribor, che è in calo sin dal 2015, ed è plausibile che esso rimanga tale anche all’inizio del 2018, specialmente nel caso in cui il Quantitative Easing creato della BCE venga rinnovato, ossia quel meccanismo di acquisto di titoli di stato da parte della BCE per immettere nuovo denaro nell’economia europea. Per esemplificare quale possibile evoluzione potrebbe avere nel corso del 2017 un mutuo a tasso variabile, ritornando al medesimo caso precedente di un mutuo casa da 140mila euro da restituire in 25 anni, per un valore complessivo dell’immobile di 220mila euro, se stipulato in corso d’anno la migliore offerta presenta un tasso dell’1,10 per cento con Taeg dell’1,09 e una rata di 533 euro, mentre se stipulato a gennaio 2015 lo stesso finanziamento avrebbe avuto spread del 2,10 per cento, con Taeg del 2,22 e rata di 597 euro.

La convenienza del tasso misto

In questa situazione globale del mercato emerge dunque secondo gli esperti la convenienza del tasso misto, per cui un finanziamento può passare da fisso a variabile lungo tutta la durata del contratto. Questa tipologia di mutuo presenta una componente fissa ed una variabile, in una o più finestre temporali, da due a dieci anni, alla scadenza delle quali è possibile rinegoziare il tasso del mutuo, in modo da poter eventualmente ripensare e correggere le proprie scelte iniziali. Se è vero che al momento della stipula un finanziamento a tasso misto è più oneroso, il vantaggio lo si può percepire in corso d’opera: il consiglio in ogni caso è di rivolgersi ad esperti che possano indirizzare verso la migliore opzione sul mercato a seconda del proprio profilo finanziario e delle necessità da soddisfare.

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