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Banca Europea: Gli scenari futuri e le ripercussioni sui prestiti

In un momento di turbolenza finanziaria ed economica, fatto di decisioni importanti per il futuro dell’Unione Europea, le scelte della Banca Europea sono di fondamentale importanza per gli investitori ed i comuni risparmiatori. Alla luce di tutto questo, vediamo quali possono essere i futuri scenari delineabili e le ripercussioni  sui prestiti.

Uno sguardo al breve e lungo periodo

Una certezza di fondo nella politica Monetaria Europea esiste ed è ben dichiarata: la politica dei tassi bassi continuerà ancora per lungo tempo. Le spinte derivanti dall’inflazione in questo momento sono trascurabili se non negative. Nel lungo periodo  non si  prevedono rilevanti modifiche a tali dinamiche economiche. Il momento, dunque, pare essere favorevole per chi prende a prestito dei finanziamenti.

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, per adesso, non darà ripercussioni negative, se non per l’andamento altalenante delle borse.

Un fattore critico da risolvere nel breve periodo riguarda proprio il nostro Paese. A nostro parere, il problema concerne le banche italiane e la tutela dei correntisti, defraudati da scelte sbagliate indotte dai loro stessi istituti di credito. La soluzione più auspicabile sarebbe quella di fornire servizi mirati di consulenza per i correntisti italiani, e contemporaneamente, riformare il nostro sistema bancario ancora eccessivamente oligopolistico. La Banca Centrale Europea e le istituzioni Europee paiono essere consapevoli di tali problematiche, viste le ripercussioni negative che esse potrebbero avere sul mercato europeo.

La spinta principale deve partire però dal nostro Paese e dalle istituzioni più vicine ai correntisti. Attendere sempre un intervento esterno senza agire direttamente, restituisce ai mercati un’immagine passiva dell’Italia che, di contro, potrebbe dare grande prova della sua forza e della sua lungimiranza politico-economica. Intervenire al più presto darebbe ai comuni cittadini  la prima certezza per un futuro migliore.

Risolvere le sofferenze del sistema creditizio Italiano ed Europeo, inoltre,  sarà uno degli obiettivi che la riunione dell’Ecofin dei prossimi giorni cercherà di analizzare e programmare.

Cosa accadrà nel lungo periodo: “saremo tutti morti”?

Prevedere cosa accadrà nel lungo periodo è impresa difficile , ma i dati attuali e le intenzioni ci consentono di fare delle previsioni. La nota citazione dell’economista britannico John Maynard Keynes ,“ Nel lungo periodo saremo tutti morti (utilizzata provocatoriamente per enfatizzare l’importanza e il valore condizionante delle scelte di breve periodo rispetto a quelle di lungo periodo), ci sembra ormai che possa essere facilmente smentita.

La certezza della politica monetaria in senso espansivo, come detto in precedenza, dovrebbe (se mantenuta) stabilizzare i mercati. L’importante è mantenere strategie economiche costanti nel tempo.  Un esempio su tutti è la regola della BCE (Banca Centrale Europea) di tenere sotto controllo il livello dei prezzi intorno ad un determinato valore onde evitare il rialzo repentino ed improvviso dell’inflazione. Fissare regole certe e seguirle, facendo agire il mercato, è  da sempre la soluzione migliore.

Volendo riportare le considerazioni appena fatte sul piano della quotidianità,  possiamo affermare che, attualmente, accendere un prestito è una scelta favorevole. Bisogna tener presente però che in futuro i valori inflazionistici torneranno alla normalità. Il metodo per difendersi da eventuali brutte sorprese risiede nel principio di diversificare i propri investimenti. Seguendo sempre tale regola, si abbatteranno sempre i rischi e si sfrutteranno gli eventuali vantaggi.

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