La pratica dell’anatocismo sembra essere finalmente giunta al suo naturale epilogo.
È infatti entrato in vigore il nuovo disegno di Legge, che contempla una significativa riforma del credito cooperativo; questa novità porrà definitivamente fine a questa antipatica pratica finanziaria.
Anatocismo: definizioni e precisazioni utili
Di cosa stiamo parlando, con esattezza?L’anatocismo altro non è che un interesse elevato a potenza ed applicato sul capitale finanziario.
Come si genera questo fenomeno finanziario e com’è possibile?Sono utili alcuni esempi.
L’anatocismo ha luogo ad esempio nella pratica del prestito vitalizio ipotecario, quando l’erede, riscattando l’immobile garantito da un parente defunto, paga l’interesse calcolato sull’interesse delle rate non corrisposte.
L’anatocismo, a fronte di questo esempio, rappresenta il totale degli interessi, che a propria volta danno luogo ad altri interessi su un determinato capitale finanziario.
Il recente disegno di legge sui capitali infrannuali
Il disegno di Legge entrante, che disciplina l’applicazione dei tassi nelle operazioni di prestito bancario, vieta dunque la capitalizzazione infrannuale degli interessi.
Salvo gli interessi di mora, anche gli interessi debitori maturati sulle carte di credito non potranno dunque dare luogo ad ulteriori interessi, e verranno conteggiati esclusivamente sulla quota capitale.
Alcuni utili esempi pratici
Se apriamo un conto corrente che dà diritto ad interessi, l’istituto di credito (la banca o la finanziaria) provvederà a corrispondere questi interessi ogni anno.
Se invece chiediamo un prestito finanziario, la stessa banca calcolerà l’interessi con andamento trimestrale, alla cui scadenza ci farà pagare gli interessi sul capitale iniziale prestato (oltre al computo degli interessi del mese trascorso).
Questo equivale a dire che, nel caso di un finanziamento di una somma da 10 mila euro ad esempio, con un tasso di interessi pari al 10% del capitale totale, nei primi tre mesi, l’interesse da pagare sarà pari alla somma di 250 euro.
Nel trimestre successivo si assisterà ad un aumento degli interessi, in quanto il tasso del 10% non verrà stimato sui 10.000 euro, ma sulla cifra finanziata più l’interesse corrisposto nel trimestre appena intercorso, ovvero 10, 250 euro.