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Fondo Nuovi Nati, come ottenere un prestito per l’arrivo di un bimbo

La nascita di un figlio comporta una serie di spese molto gravose per una famiglia giovane o priva di un reddito certo e consistente: dal vestiario alle cure mediche, dai giochi all’arredamento, le necessità di un bimbo sono davvero numerose e, nonostante l’aiuto di amici e parenti, a volte inaccessibili. Per alleviare le condizioni economiche delle neo-mamme e dei neo-papà, rese già precarie dalla crisi economica imperante, lo Stato ha dato il via ad una serie di politiche sociali e finanziamenti ad hoc, come il Fondo per i Nuovi Nati.

In questo articolo vi spiegheremo cos’è e a chi è rivolto il Fondo per i Nuovi nati, chi può accedervi e per quali spese può essere utilizzato. Si tratta di un finanziamento agevolato promosso dallo Stato già dal 2008, che è stato prorogato negli anni a venire, data la grande quantità di richieste: oggi questo contributo è ancora attivo, anche se può essere ottenuto soltanto per quei bambini nati tra il 2012, il 2013 e il 2014.

Cos’è il Fondo per i Nuovi Nati?

Come dicevamo, per venire incontro alle esigenze delle famiglie e dei nuovi nati, lo Stato ha promosso un Fondo, vale a dire un contributo, volto ad aiutare le neo-mamme e i neo-papà in difficoltà: si tratta di un finanziamento di 5000 euro con un tasso agevolato, erogato dalle Banche e dagli Istituti di Credito che hanno aderito al provvedimento del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia.

Il tasso d’interesse previsto per tale prestito, dunque, non può superare il 50% di quello comunemente previsto per finanziamenti del genere, promossi da altri Istituti, ed anche le modalità di rimborso, le spese aggiuntive e il piano rateale risultano piuttosto flessibili e convenienti: la somma, infatti, può essere restituita in un’unica soluzione, senza ulteriori costi, oppure attraverso rate mensili, la cui entità può essere concordata con l’Istituto scelto; la durata del piano, tuttavia, non può superare i cinque anni.

Il Fondo può essere utilizzato per coprire qualsiasi spesa riguardante la nascita o le cure del bimbo, e può essere richiesto da tutte le famiglie, a prescindere dal reddito o dalle condizioni lavorative, purché queste abbiano messo al mondo (o adottato) un bambino negli anni sopra citati.

Va tuttavia ricordato che, nonostante si tratti di un finanziamento agevolato, i danni in caso di insolvenza o mancato pagamento di una rata rimangono a carico del richiedente, che può essere sottoposto a provvedimenti da parte della Banca, ad esempio l’inserimento del nominativo nella Centrale Rischi.

Come ottenere il Fondo per i Nuovi Nati?

La procedura per accedere al Fondo per i Nuovi Nati è piuttosto semplice: innanzitutto, occorre scegliere uno degli Istituti di Credito che aderiscono all’iniziativa e compilare un documento con le generalità del genitore (o di entrambi, se la potestà è condivisa); è necessario specificare anche i dati anagrafici del nuovo nato o la documentazione relativa all’adozione.

Il 70% delle Banche e degli Istituti di Credito presenti sul territorio nazionale ha partecipato al progetto, per cui rinvenire i moduli necessari è piuttosto semplice. Ricordiamo, inoltre, che per i nuclei familiari più in difficoltà, vale a dire con un reddito pari o inferiore a 15.000 euro annui, la garanzia statale si innalza dal 50% al 75%, rendendo più vantaggiose le condizioni del prestito.

Alternative al Fondo per i Nuovi Nati

Dal 2014, purtroppo, il Fondo per i Nuovi Nati è stato cancellato e sostituito con altre categorie di contributi, per lo più di tipo forfettario. Tuttavia, esiste una vasta gamma di piccoli prestiti personali, la cui richiesta può essere effettuata anche online, che non richiedono particolari garanzie e, in certi casi, nemmeno la busta paga: le nuove famiglie, dunque, in mancanza di agevolazioni statali, possono ricorrere a questi finanziamenti per coprire le spese, sebbene le condizioni non siano ugualmente favorevoli. Un esempio? Il Piccolo Prestito Ricaricabile promosso dalla Agos Ducato, di cui parleremo meglio nei prossimi articoli.

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