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Come annullare un mutuo troppo alto o con tasso di usura?

Quando si sente parlare di tasso di usura si pensa sempre ad un prestito concesso tra privati, in genere quando una persona in grande difficoltà economica si rivolge ad un usuraio per risolvere momentaneamente i suoi problemi finanziari. Non è sempre così: a volte si può incappare in un tasso usuraio anche quando si sottoscrive un finanziamento o un mutuo con un istituto finanziario ed è per questo motivo che bisogna sempre prestare la massima attenzione.
Come capire se si è sottoscritto un contratto di questo genere e, soprattutto, come si può fare per annullare un mutuo con tasso di usura?

Come si calcola il tasso di usura

Ogni tre mesi la Banca d’Italia rende pubblici i tassi medi (Tegm, ovvero Tasso Effettivo Globale Medio) per le operazioni di finanziamento, quindi per mutui e prestiti: questi tassi medi, aumentati di un quarto e a cui si aggiungono altri quattro punti percentuali, sono il tetto massimo oltre il quale si può parlare a tutti gli effetti di tasso d’usura.
Bisogna considerare anche il tasso di interesse della mora, che scatta quanto il titolare del finanziamento risulta non in regola con le rate di rimborso. La mora si aggiunge al tasso normale, ma in ogni caso il totale non deve superare la quota ritenuta illegale; infatti, anche gli interessi di mora, devono rispettare delle soglie d’usura.

Come annullare un mutuo con tasso usuraio

La legge afferma che un finanziamento che prevede un tasso d’interesse usuraio deve essere considerato non apposto, quindi al mutuo o al prestito in questione dovrebbe essere applicato il Taeg corrispondente al tasso nominale minimo dei Bot annuali emessi nell’anno precedente alla sottoscrizione del contratto.Ma come procedere?

Dopo aver accertato che si sta pagando un tasso d’usura, bisogna sporgere un reclamo formale alla banca o alla finanziaria presso la quale è stato sottoscritto il finanziamento in questione chiedendo che vengano ricalcolati gli interessi. Se la banca non risponde entro 30 giorni, lo step successivo sarà quello di rivolgersi all’Arbitro bancario e finanziario, un organismo creato per risolvere i problemi che sorgono tra cittadini e banche, che dovrà dare il suo parere nel giro di 4 mesi. Se questo dovesse essere negativo ci si potrà comunque rivolgere all’Autorità giudiziaria con una perizia eseguita da organismi specializzati. Se invece l’Arbitro accetta l’istanza del reclamo proposto la banca è tenuta a rimborsare gli interessi che le sono stati versati in modo illecito.

Mutui a tasso usuraio, cosa dice la legge

Ci sono alcuni articoli del Codice Civile e del Codice Penale che trattano del tasso di interesse d’usura:

  • l’articolo 2946 del Codice Civile prevede il diritto al risarcimento nell’arco di dieci anni, con il diritto di richiedere il rimborso degli interessi usurai versati nel corso dell’ultimo decennio;
  • l’articolo 644 comma 1 del Codice Penale stabilisce che chiunque (ad eccezione dei casi previsti dall’articolo 643) si faccia dare o promettere in corrispettivo di una prestazione di denaro o altra utilità, interessi o vantaggi usurai può essere punito con la reclusione da due a dieci anni oppure con una multa da 5.000 a 30.000 euro;
  • l’articolo 644 comma 3 del Codice Penale stabilisce invece il limite oltre il quale gli interessi si possono definire usurai. Si legge: “Sono altresì usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria”.

Per maggiori approfondimenti potete leggere questo articolo sulla usurarietà del mutuo.

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