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Prestiti subordinati: cosa sono e come funzionano

I prestiti subordinati appartengono alla categoria dei prestiti obbligazionari con alcune determinate caratteristiche che li differenziano, quali ad esempio il livello di rendimento e il grado di rischio.  Il prestito obbligazionario è il finanziamento richiesto da un ente che emette poi obbligazioni a favore degli investitori, che avranno diritto ad una cedola di interesse a scadenza fissa fino al rimborso totale del prestito. Il rimborso del prestito obbligazionario avviene ad una specifica data prestabilita in blocco o in detrazione attraverso rate da saldare assieme alle cedole di interesse. I prestiti subordinati, invece, spesso vengono  affibbiati  ai risparmiatori attraverso polizze vita, quindi i risparmiatori inconsapevoli si ritrovano questo strumento finanziario per le mani. In altre parole sono dei prestiti assistiti, che implicano una clausola di subordinazione al rimborso se il debitore fallisce. In questo modo il finanziatore accetta che il rimborso del suo credito dipenda dal rimborso completo degli altri creditori e sia ad esso subordinato. Conosciamo più da vicino lo strumento di finanziamento.

Quali sono i vantaggi?

Come abbiamo anticipato, i prestiti subordinati dal punto di vista del rendimento economico  sono subordinati al pagamento degli interessi, che oltretutto sono più redditizi delle obbligazioni. Tale maggiore remuneratività dipende, però, da un rischio di investimento molto più elevato rispetto al cugino prestito obbligazionario. Questo perché nel caso in cui l’investimento che sta dietro questi prestiti dovesse essere rovinoso, i prestiti subordinati verranno pagati solo dopo che tutti gli altri creditori saranno stati accontentati. Possiamo quindi  dire che ad una maggiore remuneratività è sempre collegato un rischio maggiore di perdita. SI tratta, in altre parole, di obbligazioni di livello basso, ma proprio per questo molto redditizie oltre che rischiose. La natura di questo tipo di strumento finanziario è controversa, poiché si tende a riconoscere che la clausola condizioni l’obbligo di restituzione della somma, allontanando in questo modo lo schema da quello del mutuo e attribuendogli il carattere di prestazione di rischio.

Chi  li emette?

Generalmente sono le banche  a gestire questo tipo di finanziamento, per cui emettono i prestiti subordinati.  Oltretutto quei emessi dagli istituti di credito italiani non sono particolarmente rischiosi grazie alla loro stabilità; più rischiosi, senza ombra di dubbio, quelli emessi da banche estere. È l’art. 12 comma 7 del TUBC a stabilire che le banche possono emettere prestiti subordinati, anche in  forma di obbligazioni o titoli di deposito. Il tutto è disciplinato dalla Banca d’Italia che ha stabilito che tali finanziamenti possono far parte del patrimonio in vigilanza della banca emittente. Non è certo, invece, che possano emettere questi strumenti le società quotate in borsa dato che si rilevano aspetti molto delicati in merito alla tutela del capitale.

ART. 12 COMMA 7 – TUBC 7. La Banca d’Italia disciplina le emissioni da parte delle banche di prestiti subordinati, irredimibili ovvero rimborsabili previa autorizzazione della medesima Banca d’Italia. Tali emissioni possono avvenire anche sotto forma di obbligazioni o di titoli di deposito.

Differenza con le obbligazioni. Considerando che  spesso e volentieri, come anticipato in apertura, vengono rifilati ai risparmiatori sotto forma di polizza vita, è bene controllare che nei propri investimenti non vi siano questo tipo di prestiti. Questo perché, essendo appunto redditizi ma rischiosi, in caso di eventi fallimentari l’ultimo soggetto ad essere liquidato è il risparmiatore che li possiede. A patto che il capitale non vada perso, ovviamente.

La differenza sostanziale tra una obbligazione e i prestiti subordinati sta nella modalità di rimborso in sede di liquidazione dell’emittente. Gli interessi del creditore subordinato potranno essere corrisposti solo e soltanto dopo che siano stati soddisfatti  tutti gli interessi dei detentori delle obbligazioni.

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