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Il garante del mutuo: identikit del perfetto fideiussore

Uno dei requisiti più importanti per poter accedere ad un mutuo è la firma di un “garante”. Le banche, infatti, valutano la fattibilità o meno di un mutuo basandosi su due elementi fondamentali: da una parte vi è il valore dell’immobile, e dell’altra la situazione reddituale dei contraenti del mutuo. La componente che viene considerata con maggiore attenzione è senza dubbio quella reddituale, in quanto quella più facilmente nonché rapidamente recuperabile. Ecco perché la maggior parte di coloro che si apprestano a stipulare un mutuo con la propria banca si presentano in compagnia di un fideiussore o garante. Chi è costui? Trattasi di una persona (o più) che garantirà alla banca la propria disponibilità ad anticipare i pagamenti, nel momento in cui il debitore principale venisse a trovarsi in difficoltà economiche.

Il garante rappresenta quindi una figura di grande importanza, che, soprattutto nel caso di coppie di giovani richiedenti un mutuo, spesso in condizione di massimo precariato lavorativo, con redditi bassi ed altalenanti, si identifica generalmente in un genitore, persona di massima fiducia. Esistono tuttavia dei criteri precisi che determinano il peso del garante nelle considerazioni della banca.

Reddito a disposizione

È fondamentale che il garante, in caso di necessità, disponga di un reddito sufficiente per pagare le insolvenze dei mutuatari principali. È questa la condizione che le banche impongono, valutando quindi l’entità delle sue entrate a netto delle spese per il mantenimento della famiglia ed il rimborso di eventuali debiti.

Molto importante è che il reddito abbia una certa stabilità, ecco perché i garanti che hanno un lavoro dipendente o sono liberi professionisti sono molto apprezzati, rispetto invece ai lavoratori autonomi o anche ad alcune categorie di pensionati (a causa della quota della pensione non cedibile perché corrispondente alla quota della pensione minima).

Patrimonio immobiliare

Il patrimonio immobiliare rappresenta l’altra importante discriminante: le proprietà , infatti, sono particolarmente gradite, soprattutto quando si tratta di beni complementari alla prima casa. Da sottolineare tuttavia, che un garante con diversi immobili ma senza alcun reddito potrebbe essere giudicato meno appetibile di un altro che disponesse di entrate consistenti e certe. Questo perché l’obiettivo delle banche è di ottenere il prima possibile il pagamento delle rate, come solo chi dispone di un buon reddito potrebbe fare.

Garanzie già prestate in precedenza

Il garante che avesse prestato la propria garanzia per un mutuo già ad un figlio, ad esempio, difficilmente potrà essere considerato ai fini di un terzo mutuo. Anche se si hanno le disponibilità economiche, una banca preferirà un garante che sia libero da altre garanzie, piuttosto che uno che abbia già prestato garanzie per un altro mutuo.

Età

La garanzia concessa più frequentemente è naturalmente quella dei genitori. Per ragioni puramente statistiche è considerata poco utile la fideiussione prestata da soggetti che supereranno i 75 anni alla fine dell’ammortamento. Appena accettabile e apprezzata solo da alcune banche quella di chi rientrerà negli 85 anni. Qualora il fideiussore dovesse morire, tutti i suoi obblighi saranno trasmessi agli eredi. Normalmente, invece, il rapporto di fideiussione decade in maniera naturale quando viene estinto il debito che il soggetto garantisce.

Cosa fare quando manca il garante?

Anche coloro che non possono contare sulla garanzia di un fideiussore ma intendono comunque effettuare una richiesta di mutuo hanno la possibilità di ottenerlo. Nel caso, infatti, in cui abbiano un’età inferiore ai 35 anni con figli a carico e reddito inferiore ai 40mila euro, possono usufruire dell’agevolazione del Fondo di Garanzia, istituito dal Governo. Esso, infatti, presenta un valore di 70 milioni di euro ed una serie di tassi agevolati.

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