L’Unione Europea garantisce alle imprese ed agli enti pubblici che risiedono ed operano nel territorio comunitario una vasta serie di finanziamenti che riguardano una vastità di progetti in diversi ambiti.
Tali sostegni economici vengono erogati con la finalità di favorire la realizzazione delle politiche comunitarie approvate dal parlamento europeo.
I finanziamenti europei sono destinati a promuovere lo sviluppo urbano, l’occupazione e l’inclusione sociale, l’agricoltura, la ricerca e l’innovazione tecnologica.
I programmi comunitari vengono erogati attraverso una programmazione settennale (quella in corso sarà valida dal 2014 al 2020) divisa in base all’ambito di applicazione dei fondi stessi. I finanziamenti possono essere erogati in modo diretto attraverso appositi programmi destinati ad imprese ed Enti locali, gestiti direttamente dalle direzioni della Commissione Europea, oppure indirettamente, per interventi specifici, tramite enti pubblici come le Regioni.
I fondi comunitari indiretti prevedono una quota dell’investimento (che può variare tra il 50 ed il 70 per cento) a carico del beneficiario, che dunque dovrà integrare l’investimento con risorse proprie.
COME VENGONO GESTITI I FONDI COMUNITARI?
Al fine di assicurare che i fondi vengano utilizzati in modo responsabile e che vengano effettivamente utilizzati per coprire le necessità per cui vengono stanziati, l’Unione Europea ha previsto un rigido controllo sul loro percorso.
Se i finanziamenti diretti vengono gestiti dagli uffici della Commissione Europea stessa, i fondi indiretti sono soggetti alla gestione dei singoli governi nazionali e o delle regioni a cui vengono assegnati.
Per effettuare un controllo dettagliato gli enti si avvalgono sia dei loro stessi uffici che di società esterne che erogano servizi di assistenza tecnica specifica.
In realtà i tre quarti del bilancio dell’Unione Europea viene gestito attraverso cinque fondi, definiti strutturali, su cui verte una gestione concorrente con gli Stati e le Regioni europee, tali fondi sono:
– Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), destinato a promuovere la coesione economica e sociale ed a favorire la partecipazione allo sviluppo e alla riconversione delle Regioni.
– Fondo sociale europeo (FES), destinato a favorire l’inclusione sociale ed il buon governo.
– Fondo di coesione (FC), teso a favorire lo sviluppo economico delle Regioni più svantaggiate.
– Piano di Sviluppo Rurale (PSR), atto a promuovere le politiche agricole all’interno dell’Unione Europea.
– Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
COME PRESENTARE UNA DOMANDA DI FINANZIAMENTO
Le imprese che intendono presentare domanda per avvalersi dei finanziamenti dell’Unione Europea, diretti o indiretti che siano, debbono presentare un apposito progetto.
Nel caso si voglia richiedere un finanziamento attingendo ai fondi comunitari diretti, è consigliabile, per ogni azienda, eseguire un check up dettagliato dei canali di finanziamento attivi e delle possibilità dedicate al fabbisogno dell’impresa stessa. Una volta individuato il canale su cui lavorare bisogna scrivere con cura un progetto relativamente all’investimento che si vuole realizzare. I progetti per la richiesta di finanziamento vanno realizzati secondo precise direttive previste nel bando di finanziamento stesso. Ovviamente bisognerà fornire una serie di documenti atti a comprovare lo stato di salute dell’impresa stessa.
Nel caso dei fondi comunitari indiretti bisogna invece monitorare l’albo della Regione di appartenenza al fine di individuare quei bandi pubblici che possano essere d’interesse per l’impresa ed i suoi bisogni.
Il bando conterrà l’elenco di tutti i documenti che vanno forniti all’ente ed il resoconto dettagliato degli interventi che si vogliono favorire attraverso il finanziamento stesso.
Partecipare ai bandi è relativamente facile, tuttavia è consigliabile avvalersi di professionisti e di società specializzate nel fornire assistenza sui fondi comunitari.