La legge di stabilità 2017 sancisce quali sono le agevolazioni fiscali di cui si può usufruire nei casi di sostituzione o riparazione di vecchie caldaie e impianti di riscaldamento. Vediamo insieme le caratteristiche e come cogliere le opportunità
Le detrazioni : Quanto si può detrarre ed in quali casi
La normativa prevede due casi principali in cui si può usufruire delle suddette agevolazioni fiscali:
Caso A detrazione 50%: A partire dal 6 giugno 2013 e fino al 31 dicembre 2017 detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie (spalmabile su 10 anni)
Caso B detrazione 65%: Dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2017 per i privati (e fino al 31 dicembre 2021 per le parti comuni dei condomini), detrazione fiscale del 65%, spalmabile su 10 anni.
L’analisi dei casi
Caso A: Detrazione 50% Ristrutturazione e recupero del partimonio edilizio
Gli interventi di recupero per i quali si può usufruire delle detrazioni fiscali del 50% sono suddivisi in diverse tipologie consultabili nell’elenco riportato nella Guida dell’Agenzia delle Entrate. Tra i vari casi menzioniamo quelli di sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova che può essere di tipo tradizionale, a condensazione, a biomassa, oppure pompa di calore. Fino al 31 dicembre 2017, la detrazione è pari al 50%, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà al 36% con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Nel caso in cui si desideri usufruire di tali benefici fiscali, l’utente deve pagare con un bonifico bancario o postale in cui risultino chiari la causale del versamento ,il codice fiscale del soggetto pagatore e il codice fiscale (o numero di partita Iva) del beneficiario del pagamento. I Documenti da conservare per mantenere il diritto alla detrazione fiscale sono:
- la ricevuta del bonifico;
- le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate;
- la “dichiarazione di conformità” rilasciata dal tecnico qualificato per l’installazione della nuova caldaia.
Caso B: Detrazione 65% Riqualificazione Energetica
La detrazione fiscale del 65% è prevista per interventi di riqualificazione energetica dell’impianto di riscaldamento inerenti sia a singole abitazioni che a complessi condominiali. Riguardo i privati, tale percentuale di detraibilità è usufruibile dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, mentre per i complessi condominiali il periodo è stato prolungato fino al 31 dicembre 2021. Inoltre la detrazione può arrivare al 70% nel caso in cui l’intervento interessi almeno il 25% dell’involucro edilizio e al 75% nel caso in cui l’intervento sia destinato a migliorare la prestazione energetica sia invernale che estiva delle parti comuni condominiali. Negli interventi di riqualificazione energetica rientrano:
- l’installazione di una caldaia a condensazione con valvole termostatiche oppure di una caldaia a biomassa;
- Le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, per un valore massimo della detrazione di 30.000 euro
Documentazione da produrre per ottenere agevolazione fiscale del 65%
Mentre per ottenere la detrazione fiscale del 50%, prevista per i casi di ristrutturazione edilizia, non bisogna fare alcun tipo di comunicazione, nel caso si scelga di poter usufruire della detrazione del 65%, si deve trasmettere all’ENEA il cosiddetto “Allegato E“
Qualora si desideri installare una nuova caldaia a condensazione con termovalvole, per poter usufruire dei benefici fiscali del 65% si deve distinguere se il soggetto sia titolare o meno di reddito d’impresa. Per i contribuenti non titolari si deve effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale, mentre i titolari di reddito di impresa sono esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico e la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.