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‘Prestiamoci’, piattaforma web per prestiti tra privati

Avete bisogno di soldi ma la banca non vi concede un prestito? Siete sfiduciati dal sistema e vorreste ricevere aiuto da privati ma non sapete come fare? Una nuova soluzione che può venire incontro alle vostre esigenze giunge dal web: si chiama ‘Prestiamoci’ ed è una piattaforma in Rete gestita da Agata, società iscritta all’Albo degli intermediari finanziari sotto la vigilanza di Bankitalia, che consente prestiti tra privati dietro ovviamente la supervisione della società stessa. Come funziona Prestiamoci? L’utente iscritto invia la propria richiesta, che viene valutata da Agata: se vi è una corrispondenza con i parametri fissati, la società la inserisce nel proprio circuito on line, inserendola in una delle sette classi di merito presenti, ed associate ad altrettanti tassi d’interesse, che variano da un minimo del 3,9 per cento ad un massimo del 14 per cento. In questo modo artigiani, professionisti, lavoratori autonomi, possono ottenere il capitale necessario anche grazie al contributo di più micro-finanziatori, con Agata che trattiene giusto una piccola commissione per il servizio.

Il fenomeno social lending

Prestiamoci non è il primo esempio del cosiddetto social lending, dove attraverso le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie si cerca di offrire servizi comodi e maggiormente alla portata delle persone: da anni esistono piattaforme web dedicate specificamente ai prestiti peer-to-peer, che si rivelano un’ottima soluzione per chi è un buon pagatore e cerca un finanziamento con condizioni più favorevoli. Negli Usa Lending Club ha superato i 16 miliardi di dollari di finanziamento, mentre nel Regno Unito Zopa ha finanziato 1,43 miliardi di sterline: numeri impressionanti, un volume d’affari ben maggiore rispetto all’Italia, dove comunque il fenomeno è in crescita e vede moltiplicarsi il numero di vettori presenti. Lo dimostra il fatto che nei primi nove mesi del 2015 l’Osservatorio Assofin Crif Prometeia ha registrato sì un aumento dei prestiti personali pari al 14,4 per cento, ma nel medesimo periodo di tempo le due maggiori società on line hanno subito una crescita vertiginosa: Smartika, diretta concorrente di Prestiamoci, è salita del 37 per cento, mentre la piattaforma che stiamo analizzando ha registrato addirittura un +75 per cento.

Numeri del finanziamento

Sebbene l’opzione del prestito tra privati sia in costante crescita tra le preferenze degli italiani, questo non vuol dire che non vi sia una rigida selezione da parte di Agata nella valutazione del finanziamento, essendo la società anche promotrice della procedura di recupero crediti in caso di problemi con i rimborsi. In base a quanto dichiarato dal ceo di Prestiamoci Daniele Loro, i finanziamenti accettati rientrano in un range compreso tra il 3 e il 5 per cento delle richieste, con una perdita attesa dovuta ai mancati rimborsi pari al 2-2,5 per cento, inferiore  di oltre un punto percentuale al tasso di sofferenza registrato sui prestiti personali nel Paese, fissato al 3,4.

Il profilo tipo dei richiedenti

Qual è il profilo tipo dei richiedenti di prestito personale sul sito gestito da Agata? In base a quanto analizzato dalla stessa società, la maggior parte degli utenti è formata da uomini tra i 35 e i 55 anni, residenti nelle grandi città ed ovviamente con un’ampia dimestichezza nell’utilizzo di internet e del computer in generale. La forza di piattaforme come Prestiamoci pare essere le piccole quote messe a disposizione dai singoli prestatori, che sono comunque ulteriormente tutelati dalla separazione del proprio patrimonio da quello societario. Il futuro, anche nel campo dei prestiti, passa necessariamente dal web.

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