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Accesso al credito per ONP: strumenti di finanza

In un momento di crisi economica fortemente sentita da ogni settore e mercato, quello delle ONP è un mondo che deve trovare nuove strade da percorrere, alla ricerca di aiuti e sostentamenti  finanziari che possano promuovere e far vivere le loro attività ad impatto sociale. L’accesso al credito per il nonprofit è un argomento tendenzialmente nuovo, da quando anche il Terzo Settore cerca di innovarsi e di portare beneficio concreto nella comunità. Prima della rivoluzione industriale, infatti, i bisogni di assistenza sociale riguardavano la famiglia o la piccola comunità del paese. L’introduzione di alcune iniziative di welfare aziendale da parte di illuminati imprenditori, hanno dato il via al cambiamento. Si pensi ai primi alloggi per dipendenti,  il cui esempio per antonomasia è il Villaggio di Crespi d’Adda, ora sito UNESCO; si pensi ad Adriano Olivetti e alla sua lungimiranza in fatto di benessere dei dipendenti. Nel dopoguerra si è progressivamente diffuso la cultura del welfare state, per cui lo Stato offriva supporto e sostegno alle famiglie in difficoltà ponendo attenzione sempre più grande ai problemi sociali.

Il welfare oggi

Come anticipato in apertura, oggi l’accesso al credito per le ONP è più che mai necessario. Soprattutto a fronte della crisi economica che ha ridotto l’intervento economico da parte dello Stato nelle politiche sociali. Il problema, presente in quasi tutti i Paesi europei, è dovuto principalmente all’invecchiamento della popolazione: aumenta la domanda di assistenza da parte degli anziani, quindi il bisogno sociale; diminuisce la forza lavoro per contribuire alle spese sociali.  In questo contesto si è sviluppata, a livello europeo, una proposta di Shared Social Responsability che si prefigge lo scopo di coordinare e unire le iniziative sociali e le possibilità di intervento dei diversi attori: Pubblica Amministrazione; organizzazioni nonprofit; imprese sociali; organizzazioni for profit; volontariato; imprese; famiglie e realtà beneficiarie. L’Italia, dal canto suo, aveva  un primato grazie alla legge istitutiva delle cooperative sociali (la n°381 del 1991). Oggi l’innovazione ha perso il favore e l’entusiasmo degli attori, soprattutto per il peso fiscale che questa tipologia di impresa deve affrontare nel nostro Paese.

Finanziamenti su bandi

Oggi le organizzazioni non profit possono contare sui bandi, nazionali ed europei, che contribuiscono a finanziare le loro attività e i loro progetti. Il lavoro della progettazione sociale non è semplice, soprattutto se ci si rivolge ai bandi europei, che richiedono un grado di perfezione ed una rete internazionale che spesso le nostre piccole realtà territoriali non possiedono. Ciò nonostante, vi sono diverse realtà pubbliche e private disposte a sostenere economicamente i progetti. Soprattutto il mondo delle fondazioni bancarie è quello che, nella maggior parte dei casi, sostiene il nostro nonprofit. Oltre ai bandi è possibile, però accedere al credito attraverso diversi strumenti finanziari che nell’ultimo periodo stanno proliferando.

Altri strumenti di credito

I social bond, di cui abbiamo ampiamente parlato portando l’esempio di UBI Banca, sono delle obbligazioni volte a supportare economicamente delle realtà del Terzo Settore che presentino alcune determinate caratteristiche.

Il microcredito, che si basa sulla fiducia concessa a persone prive di garanzie materiali ma con un’ottima idea progettuale per le mani. Esattamente come per le persone fisiche, le ONP possono avere accesso al credito proponendo idee innovative e realmente utili al benessere sociale per poter ricevere gli aiuti economici di cui necessitano.

I mini-bond, obbligazioni emesse da un’impresa non quotata il cui obiettivo è quello di raccogliere nuove risorse economiche attraverso una diversificazione delle proprie fonti di finanziamento a titolo di debito con la conseguente attenuazione dei rischi connessi alla dipendenza dai canali tradizionali bancari. Si tratta quindi di un finanziamento complementare al sistema bancario che presenta dei vantaggi per il trattamento fiscale agevolato previsto.  Molte sono le cooperative sociali interessate a questo strumento di accesso al credito, soprattutto quelle legate al settore agro alimentare, seguite da quelle di servizi e infine dalla cooperazione sociale.

Il crowdfunding, un innovativo strumento di accesso al credito che si è sviluppato negli ultimi anni grazie anche alla innovazione tecnologica. Diverse le piattaforme e siti web che offrono alle ONP la possibilità di raccogliere fondi per i loro progetti.  E’ uno strumento di fundraising che permette a più realtà di mettere in comune risorse e sforzi per finanziare un progetto di utilità sociale. E’ uno strumento che necessita di essere curato e seguito per poter ottenere risultati utili. Diverse le piattaforme esistenti, con diverse modalità operative: dal charity cash back di Let’s Donation, al dono puro, come quello di Rete del Dono.

crowdfunding
Crowdfunding: investire su un’idea

Questi strumenti di accesso al credito sono potenzialmente adatti ad ogni realtà del non profit: è importante conoscerli, saperli utilizzare nella maniera corretta e dedicare tempo e risorse, in questo caso umane, affinchè la raccolta fondi venga curata nei minimi dettagli e dia i risultati desiderati.

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