Con la crisi iniziata nel 2008, ed inaspritasi negli ultimissimi tempi, la situazione lavorativa globale è un fenomeno sempre più associato a forti incognite sul futuro.
Ad essere colpite sono le fasce anagrafiche tra i giovani e i giovanissimi, ma anche l’imprenditoria e quelle professioni di lungo corso non sembrano passarsela meglio.
I fortunati che vantano un minimo di continuità lavorativa, con un contratto a tempo determinato, hanno garanzia sufficiente per accedere ad un finanziamento.
La stragrande maggioranza di chi ha partita IVA o contratti a progetto deve attestare la propria continuità economica all’istituto bancario, fornendo buste paga e dichiarazioni reddituali inerenti al periodo richiesto.
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Nuovo panorama finanziario, nuove formule di prestito
Se qualche anno fa le banche sembravano aver chiuso i rubinetti nei confronti dei prestiti a rischio, negli ultimi tempi questi sembrano invece più accessibili.
Le finanziarie si sono allineate alle mutate dinamiche del mercato, incontrando le necessità di una fragile ma nuova categoria clientelare.
Sono infatti sempre più numerose le persone che si rivolgono ad un istituto di credito richiedendo un piccolo prestito personale ma, a causa della potenziale insolvenza, non avervi sempre accesso.
Mancanti i requisiti necessari, la loro richiesta non viene accettata; tuttavia esistono due principali strade:
- Quella dei prestiti cambializzati è una modalità di prestito veloce, ma è estremamente onerosa e, per questo, sempre meno adottata.
Come funziona: la richiesta può essere formulata online; le cambiali possono essere ricevute direttamente a domicilio, così da estinguere rapidamente l’erogazione del credito. - Il ricorso alla figura del garante è una delle modalità più adottate: ha anche il nome di fidejussione.
Il garante può essere un parente o il coniuge dell’interessato: una qualsiasi persona intestataria di un bene, che sceglie di sostituirsi alla figura del richiedente; il garante offre tutela con la proprietà e risponde con i propri averi in caso di insolvenza.

Cosa è possibile fare in assenza del garante?
Esistono online alcune soluzioni di prestito senza busta paga.
Il rischio cui si espone un ente che concede finanziamenti senza busta paga è più alto della norma: il tasso d’interesse applicato sulla cifra concessa sarà superiore rispetto alla norma.
Dunque pollice in su per queste formule finanziare (che trattano comunque importi modesti), attenzione ai tassi applicati: alla facilità d’accesso al prestito fanno da contrappeso condizioni generali tutt’altro che agili.
A chi sono rivolte queste formule?
I prestiti senza busta paga, altrimenti detti “prestiti flessibili“, sono normalmente indirizzati a:
- Persone prive di occupazione;
- Lavoratori autonomi con scarso reddito;
- Lavoratori precari, ovvero con contratti di collaborazione o con rapporti di lavoro a tempo deteminato.
- Casalinghe: anche loro sono sono persone senza reddito dimostrabile; non disponendo di un fisso non avrebbero in teoria accesso ad alcun prestito ma vi sono, anche in virtù dell’appartenenza ad un nucleo economico, prodotti finanziari ideati studiati per loro.
Queste formule consentono di accedere a piccole somme, solitamente attraverso le carte revolving.
Cosa sono le carte revolving?
Si tratta di comuni carte di credito, che consentono di eseguire acquisti rateizzati delle vostre spese personali.
Le carte revolving appartengono alla categoria delle carte di credito, ma per usarle non è necessario avere capitale: con questa formula potrete, entro un tetto stabilito, eseguire i vostri acquisti, eseguendo un rimborso mensile rateizzato.