Cosa significa quando sentiamo parlare di prestiti personali? Come funziona l’erogazione, quando vengono rifiutati ai richiedenti? Le domande su questo tema si moltiplicano ora che il Paese sembra, seppur lentamente, ripartire, e le richieste di prestiti sono tornate ad aumentare dopo anni di magra. Le associazioni di consumatori in questo senso ci vengono in aiuto, e in collaborazione con gli istituti di credito più seri e accreditati diffondono le risposte necessarie alle domande più urgenti. Proviamo a riassumere i punti principali riguardo tutto ciò che è inerente i prestiti personali, sperando di aiutare il lettore a dirimere i suoi dubbi e la confusione che si può creare quando ci si inoltra nel complicato campo dei prestiti e dei finanziamenti. Ecco 10 cose da sapere sui prestiti personali per orientarsi e compiere una scelta consapevole quando ci si reca in un istituto di credito.
Contenuti
Definizione
Il prestito personale è una forma di finanziamento a privati erogato da una banca o da una società specializzata, attraverso la quale il richiedente riceve una somma di denaro e si impegna a restituirla in maniera rateizzata entro un periodo predeterminato. Si tratta di una tipologia di finanziamento non collegata direttamente all’acquisto di uno specifico bene o servizio, e prevede come corrispettivo l’applicazione di un tasso di interesse durante il periodo di rimborso, che può essere fisso o variabile.
Requisiti
Ogni istituto finanziario adotta criteri specifici per la valutazione di una richiesta di prestito personale: generalmente può richiederlo chiunque abbia un’età compresa tra 18 e 70 anni e dimostra di avere una capacità di rimborso.
Cosa fare prima di richiedere un finanziamento
Prima di sottoscrivere una richiesta di prestito personale è bene valutare diverse offerte e leggere attentamente il contratto di stipula prima di firmarlo. L’istituto erogante ha l’obbligo di fornire al richiedente le ‘Informazioni europee di base sul credito al consumo’ permettendo all’interessato di compiere una scelta trasparente e consapevole.
Contratto
Il contratto di prestito personale deve contenere:
- Importo esatto del capitale e modalità di erogazione
- Tasso di interesse applicato
- Indicazione del T.A.E.G.
- Costi e commissioni per eventuali variazioni contrattuali
- Costi complessivi da sostenere
- Importo e scadenza delle rate
- Garanzie e richieste
Rifiuto prestito
Un prestito personale viene rifiutato quando la documentazione evidenzi una “capacità di rimborso” insufficiente, oppure se il richiedente abbia in essere altri contratti di finanziamento che, in aggiunta al prestito richiesto, impegnerebbero oltre un terzo del reddito. Infine se il richiedente risulta essere iscritto nella lista dei cattivi pagatori, dove sono indicati protesti e insolvenze.
T.A.E.G.
Il T.A.E.G. è un acronimo che indica Tasso Annuo Effettivo Globale, ovvero il costo effettivo del prestito che il cliente dovrà corrispondere all’ente erogatore, comprendente interessi, costi ed oneri accessori. Questo viene considerato l’indicatore più importante per capire la convenienza del piano di finanziamento, assai più di altre voci come ad esempio il T.A.N., il Tasso Annuo Nominale, che indica il tasso di interesse applicato ma non comprende le altre spese.
Estinzione anticipata
È sempre possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato, sia parzialmente che totalmente. Esercitando questa opzione il debitore deve rimborsare alla società finanziaria il capitale residuo ancora dovuto, gli interessi maturati al momento dell’estinzione e un indennizzo che ammonta all’1 per cento dell’importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto è superiore a un anno, allo 0,5 se invece è pari o inferiore a un anno. Non è dovuta nessuna penale se l’importo rimborsato anticipatamente corrisponde all’intero debito residuo ed è pari o inferiore a 10mila euro. In ogni caso questo indennizzo, stabilito da una legge entrata in vigore nel 2011, non può superare l’importo degli interessi che il consumatore avrebbe pagato per la vita residua del contratto.
Mancato pagamento delle rate
In caso di ritardato o mancato pagamento delle rate gli interessi dovuti vengono aumentati con l’applicazione di una mora, e l’intestatario del prestito viene segnalato entrando in una lista di cattivi pagatori, una sorta di banca dati condivisa dall’intero sistema bancario e finanziario. Questa segnalazione viene preventivamente comunicata dall’ente finanziatore al cliente, tuttavia in caso di difficoltà nel rispettare gli impegni finanziari stipulati è consigliato rivolgersi all’istituto di credito per trovare eventuali soluzioni alternative, evitando così di finire nella black list.
Tutele
Esistono varie forme di tutele che sostengono il debitore in caso di eventi non prevedibili che mettono in difficoltà economiche impreviste il debitore: la più comune è la stipula di polizze assicurative che proteggono il debitore e i suoi familiari nei casi di: morte, invalidità totale permanente, inabilità temporanea totale, ricovero ospedaliero, malattia grave e perdita d’impiego. Tecnicamente rientrano nella voce credit protection insurance.
Recesso
Il diritto di recesso è la facoltà concessa al richiedente del prestito di poterci ripensare e interrompere il contratto di finanziamento senza il consenso della banca o dell’intermediario finanziario erogante, senza costi aggiuntivi e senza obbligo di fornire spiegazioni. Il diritto di recesso deve essere applicato dal cliente entro 14 giorni a partire dalla stipula del contratto, inviando all’ente erogante una comunicazione secondo le modalità indicate nel contratto all’apposito capitolo.