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Arte e investimenti? Mission possible!

L’arte può essere un volano per la nostra economia ‘personale’? In che modo investire in opere artistiche rappresenterebbe un piacere senza pesare sul portafoglio anzi, dandogli nuove potenzialità economiche? In proposito, qualche giorno fa si è svolto ad Amsterdam l’evento “Art Finance Report 2016 Deloitte ArtTactic”, un’iniziativa giunta alla sua quarta edizione, mirata a fare il punto sul mercato dell’arte (Deloitte è una struttura internazionale che si occupa di servizi per le imprese).

Alle kermesse c’erano sì tanti rappresentanti del mondo dell’arte, ma numerosi pure gli esperti del mondo finanziario, per via dell’interesse sempre più corposo verso il mercato dell’arte e la sua realtà finanziaria.

 Arte e finanza: un’accoppiata che sta avendo sempre più successo, dunque. Come mai?

Sostengono sempre gli esperti che un insieme di fattori – la crescita economica più lenta, la volatilità dei mercati finanziari e l’incertezza geopolitica – sono per così dire i ‘responsabili’ di questa attenzione verso l’arte.

E gli istituti bancari non solo si rivolgono alle opere per potenziare il proprio patrimonio (basti pensare a Monti di Paschi di Siena che con il suo http://www.mpsart.it/ ha aperto una vetrina virtuale sui propri oggetti d’arte, in continuo aggiornamento, aperta ad appassionati, studiosi o semplici naviganti), ma si sono dotati di esperti ad hoc per parlare delle opportunità e anche dei rischi dell’investimento in arte. E’ il grande momento dei progetti di Art advisory bancario, per declinare nelle sue varie sfaccettature questo settore senza dubbio in una evoluzione continua.

Che cosa fanno gli Art Advisory del Private Banking?

Si tratta di un team di specialisti all’interno delle banche (secondo una ricerca dell’Aipb, Associazione italiana private banking, il 44% delle banche, al 2014, non forniva neppure il servizio! Ma le cose sono decisamente cambiate), che aiutano chi intende consolidare il proprio patrimonio artistico, gestendolo con azioni mirate per tutelarlo, consolidarlo, incrementarlo. E ciò avviene in varie direzioni, sia cioè si vuole acquistare opere d’arte sia se si intende vendere quelle in possesso. Con un’attenzione ai rischi, alle verifiche di autenticità, allo stato di conservazione, al prezzo ‘giusto’, ai tempi di vendita-acquisto più opportuni.

Per saperne di più , c’è in proposito la pubblicazione “L’arte nel private banking-Opportunità e Rischi dell’investimento in arte”, a cura di Mariacristina Ragazzoni e Bruno Zanaboni (AIPB editrice): qui si disegnano i profili dell’art advisory bancario e si raccontano i diversi modelli di art advisory, prendendo in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita dell’investimento in arte, dall’acquisizione alla trasmissione, ai profili normativi e fiscali. Ci sono anche testimonianze e ricerche di mercato.

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