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Surroga mutuo e bassi tassi: boom di richieste

La politica attuata sui tassi da parte della Banca Centrale Europea, per volontà del governatore Mario Draghi, ha reso assai conveniente richiedere la surroga del mutuo, anche se acceso da qualche anno. Trasferire il proprio mutuo da un istituto di credito a un altro è diventata una scelta consuetudinaria anche in Italia, e secondo i dati statistici diffusi nelle ultime settimane il boom non accenna a conoscere flessioni: le surroghe rappresentano oggi il 49,1 per cento delle richieste di mutuo, e le domande stanno ora investendo anche le concessioni con tasso fisso, sebbene non siano previsti al momento rialzi dei tassi da parte della BCE. Tuttavia gli italiani vogliono approfittare del contemporaneo crollo dei costi per prendere denaro in prestito, e le banche assecondano senza problemi questa tendenza crescente alla surroga, giacché la loro principale preoccupazione resta unicamente il rimborso integrale del denaro concesso, e non la “fedeltà” del cliente.

Risparmi con la surroga

D’altro canto risulta difficile biasimare gli italiani, visto che trasferire il proprio mutuo da una banca all’altra comporta un risparmio non indifferente, considerando che con la surroga si può arrivare a pagare la rata mensile fino a 100 euro in meno, 1.200 euro l’anno, rispetto alla rata sostenuta con il vecchio mutuo. Dando un’occhiata ai tassi offerti da alcuni dei principali istituti di credito italiani, si capisce quanto sia conveniente chiedere la surroga del mutuo.

Simulazioni

In Rete è possibile rintracciare alcune simulazioni effettuati da esperti che dimostrano praticamente la convenienza della surroga: ad esempio, ipotizzando un prestito di 120mila euro a 15 anni con tasso fisso, Banco Popolare chiede l’1,94 per cento, per una rata mensile di 769 euro. Se uno va a spulciare l’offerta meno conveniente tra le prime risultanti dalle simulazioni, troviamo la Bnl, che applica al mutuo il 2,20 per cento a tasso fisso.

Simulando lo stesso importo con un mutuo a tasso variabile, l’offerta migliore risulterebbe di Cariparma Crédit Agricole, che chiede l’1,04 per cento, pari a una rata mensile di 720 euro al mese, mentre la peggiore, si fa per dire, appartiene a Banca Sella che applica l’1,14 per cento e una rata mensile di 726 euro.

L’opzione a tasso variabile dovrebbe risultare ancora la più conveniente, poiché i tassi nell’Eurozona verranno presumibilmente rialzati solo nei prossimi anni, e considerando che gli interessi gravano maggiormente nella prima parte dell’ammortamento, il maggior costo futuro potrebbe risultare comunque inferiore ai risparmi ottenuti nella prima fase, specie se il mutuo ha una durata relativamente breve. In ogni caso, fisso o variabile che sia il tasso di interesse, mai come in questo periodo la surroga del mutuo risulta essere una scelta davvero conveniente.

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