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Prestiti flessibili: guida completa

Cosa sono i prestiti flessibili? A chi sono rivolti? Sono davvero convenienti o nascondono delle insidie? In questo articolo vi spiegheremo nel dettaglio come funzionano questi nuovi pacchetti, a chi rivolgersi per ottenerli e quali requisiti sono necessari: negli ultimi tempi, infatti, i prestiti flessibili hanno visto crescere in modo esponenziale la propria popolarità, tanto da essere scelti da un numero sempre maggiore di clienti di giovane età.

Innanzitutto, vi ricordiamo che i prestiti flessibili appartengono a quell’enorme calderone dei prestiti personali, vale a dire quei finanziamenti non finalizzati all’acquisto di un dato bene, bensì ceduti in piena libertà al cliente, che può investire la somma nel modo che preferisce, senza dover fornire alcuna spiegazione.

prestiti flessibili, rispetto ai comuni prestiti personali, presentano anche la caratteristica della flessibilità: in altre parole, il cliente dispone di una maggiore autonomia nel delineare il piano rateale, che può essere modellato in base alle esigenze e modificato in corso d’opera, aumentando o riducendo l’importo delle rate o saltando un numero prestabilito di pagamenti mensili, il tutto senza costi aggiuntivi, né conseguenze a livello finanziario.

Cosa sono i prestiti flessibili?

Come abbiamo detto, i prestiti flessibili offrono al cliente una possibilità molto vantaggiosa: quella di gestire il piano di ammortamento sia nelle fasi iniziali, che in corso d’opera, riducendo o aumentando l’importo dei versamenti mensili, senza dover pagare costi maggiorati.

prestiti flessibili, infatti, sin dal principio, lasciano estrema libertà al consumatore nella scelta dell’importo e del numero di rate, consentendo a questi di personalizzare il pacchetto in base alle proprie esigenze: naturalmente, anche se il TAN può essere fisso, il TAEG risulterà sempre variabile, poiché i costi totali potrebbero mutare in virtù della durata più o meno del finanziamento.

Cambio rata e salto rata

Tuttavia, la vera novità dei prestiti flessibili è data dalla possibilità di cambiare anche in corso d’opera il piano rateale, saltando una o più rate e modificando l’importo previsto per i pagamenti mensili: in altre parole, con le opzioni cambio ratasalto rata, potrete gestire in tempo reale il vostro finanziamento, senza costi aggiuntivi, né conseguenze a livello penale.

Dunque, in caso di difficoltà, è possibile richiedere di saltare uno o più pagamenti, rinviandoli alla fine del servizio, o di cambiare la somma delle singole rate, scegliendo una cifra più bassa: il numero di modifiche concesse dipende dal gruppo finanziario che offre il pacchetto, così come le altre condizioni.

Generalmente, comunque, è possibile saltare da una a tre rate, con una distanza media di tre o sei mesi tra loro, e modificare l’importo almeno tre volte: alcuni prodotti risultano particolarmente flessibili, come il prestito Comevoglio di Findomestic, che permette di effettuare cambiamenti ogni 30 giorni, mentre altri presentano condizioni più restrittive e, dunque, consentono soltanto un numero limitato di operazioni.

Prestiti flessibili: a chi convengono?

prestiti flessibili convengono un po’ a tutti, poiché il trovarsi in difficoltà con i pagamenti è una possibilità piuttosto comune, non solo tra chi esercita la libera professione, ma anche a causa di imprevisti quali malattie, licenziamenti, incidenti o altre spese improvvise.

Tuttavia, in molti casi, i prestiti flessibili hanno un tasso d’interesse leggermente superiore rispetto agli altri pacchetti, e quindi, almeno per questo aspetto, risultano meno vantaggiosi rispetto ad altri prestiti personalifinalizzati, a parità di importo e durata del piano rateale.

Dunque, alla luce di quanto detto, i prestiti flessibili sono un’ottima soluzione per i giovani, per i lavoratori autonomi e per gli anziani che non vogliono ricorrere alla cessione del quinto, mentre le altre categorie riceverebbero maggiori benefici dai pacchetti “tradizionali”.

Prestiti flessibili: quali requisiti servono?

Come abbiamo detto, i prestiti flessibili rientrano nel novero dei prestiti personali e, per tale ragione, necessitano degli stessi requisiti: documento di identità validotessera sanitariacodice fiscalepermesso di soggiorno per i clienti di origine non italiana, ed un documento che attesti il proprio reddito mensile, vale a dire la busta paga o una copia della dichiarazione dei redditi.

In mancanza di un’entrata mensile, infatti, è praticamente impossibile accedere ai prestiti personali, a meno che non si tratti di servizi specificamente dedicati a categorie come i giovani, i disoccupati e le casalinghe, che comunque consentono di ottenere solo cifre di bassa entità.

I requisiti, così come le caratteristiche dei pacchetti, tuttavia, mutano a seconda della banca o dell’istituto creditizio, ma anche in base alla somma richiesta, all’età del cliente, alla sua professione e alla sua reputazione finanziaria.

Prestiti flessibili online?

Al giorno d’oggi è possibile accedere ai prestiti flessibili anche online, tramite il form presente sulla pagina web dell’istituto scelto: è sufficiente compilare i campi relativi all’importo e alla durata del piano rateale, inserire i dati personali e attendere uno o due giorni per conoscere l’esito. Qualche esempio?

  • Duttilio di Agos Web, che consente di ottenere fino a 30.000 euro, modificando fino a tre volte il piano di ammortamento e saltando un massimo di tre rate per tutta la durata;
  • Prestito Flessibile Crediper, che permette di ricevere fino a 20.000 euro, di saltare una rata e di modificare il piano una volta ogni dodici mesi.

Conclusioni

Concludendo, i prestiti flessibili costituiscono una valida soluzione per chi vuole affrontare con maggiore serenità i propri finanziamenti, con la possibilità di cambiare in corso d’opera le caratteristiche del servizio, in caso di necessità o difficoltà, senza avere ripercussioni negative sulla propria reputazione finanziaria.

I vantaggi dei prestiti flessibili, dunque, sono parecchi: dalla maggiore autonomia lasciata al cliente nella gestione del pacchetto, alla possibilità di far fronte ad un infortunio, ad un lutto o ad un licenziamento, riducendo l’importo delle rate o saltando un pagamento, senza costi aggiuntivi o penali.

Il principale svantaggio, invece, riguarda il tasso d’interesse, solitamente più alto rispetto ai comuni mutui o prestiti personali: ciò dipende, probabilmente, dal fatto che le banche intendono tutelarsi dal rischio di insolvenza, ma anche poiché pretendono qualcosa in più, dati i vantaggi messi a disposizione degli utenti.

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