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Fondo di garanzia: mutui casa per giovani e precari

Il fondo di garanzia continua a confermarsi un valido strumento per le giovani coppie in cerca di acquistare casa.
Nell’ultimo anno ci sono state richieste per 808 milioni, di cui 531 milioni già erogati o in attesa di essere concessi: la maggior parte delle erogazioni finanziarie ha come oggetto i giovani entro i 35 anni.

Le richieste di utilizzo di questo strumento finanziario è in forte crescita: il numero delle domande è passato da 62 al mese dello scorso anno a circa 450 (nel marzo del 2016), questo fenomeno interessa in particolare le Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia e Lazio.
La lista degli istituti bancari che hanno aderito all’iniziativa (142 sul territorio italiano) è consultabile presso il sito del Gestore Consap.

Cos’è il fondo di garanzia prima casa

Il fondo di garanzia è’ una formula creata per supportare l’acquisto e la ristrutturazione per l’accrescimento dell’efficienza energetica di quegli immobili adibiti a prima casa.
Si tratta di una modalità di prestito che prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale; il massimale del valore dell’immobile non supera i 250,000 euro.
La priorità di accesso è indirizzata a giovani coppie con contratti atipici e nuclei familiari monogenitoriali con minori a carico.

Il fondo: modalità di accesso e prerogative

L’obiettivo del fondo è garantire l’accesso ai mutui mettendo a disposizione un fondo globale di 550 milioni di euro.
Gli istituti bancari che si affidano al fondo di garanzia non possono richiedere, al candidato mutuatario ulteriori garanzie, se non quella ipotecaria; vedremo che in realtà il fenomeno è ben diverso.

La garanzia può essere ottenuta da coloro che, al momento della richiesta di mutuo, non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo; viene fatta eccezione per le proprietà eventualmente ereditate, che non costituiscono proprietà da capitalizzare, agli occhi della banca.

Tanti istituti bancari hanno accesso al fondo di garanzia, che permette alle giovani coppie uno sgravio del 50% sul mutuo.

I dati reali sull’accesso al Fondo di Garanzia

Due membri dell’associazione Altroconsumo hanno svolto un’indagine, fingendosi una coppia under 35 con un’occupazione precaria, ovvero la coppia con tutti i requisiti tipo per l’accesso al Fondo.
I due si sono recati presso numerosi sportelli bancari nei principali capoluoghi italiani: i risultati sono stati tutt’altro che incoraggianti.
Il dato saliente è che, su 61 istituti bancari, 60 hanno imposto la polizza casa venduta a copertura dell’ipoteca, e in tanti casi è stata posta come condizione “sine qua non“ l’acquisto di una polizza vita Creditor Protection Insurance, ovvero a protezione dell’istituto bancario.

La maggior parte degli istituti non era inoltre a conoscenza della possibilità di accesso al fondo, nonostante l’impegno degli istituti di credito con il ministero del Tesoro.
In molti casi è stata incoraggiata una fideiussione – ovvero l’intercedere di un garante o coobligato – nonostante il divieto del regolamento del fondo di aggiungere garanzie aggiuntive, oltre a quelle fornite dallo Stato.

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