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Mutui subprime, cosa sono e come funzionano

Quando è scoppiata la crisi economica globale nel 2008, gli analisti finanziari hanno puntato il dito sui cosiddetti mutui subprime, che soprattutto negli Stati Uniti hanno creato lo sconquasso che si è poi riverberato anche nel resto d’Occidente. Ma cosa sono i mutui subprime? Dato che le notizie più recenti che giungono da oltreoceano parlano di un ritorno di questi rischiosi prodotti finanziari, nonostante le gravi conseguenze che hanno arrecato, vogliamo focalizzare la nostra attenzione su cosa sono e come funzionano i mutui subprime per capire meglio di cosa si sta parlando quando leggiamo sui media le notizie che li riguardano.

Cosa sono i mutui subprime

Il mutuo subprime è un prodotto finanziario che viene concesso ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, perché ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore: dunque questi finanziamenti vengono erogate dalle banche a favore di persone che non possono garantire la propria affidabilità, che hanno un passato da cattivi pagatori oppure che non hanno sufficienti possibilità economiche. Essendo un mutuo, questo prodotto è un finanziamento finalizzato all’acquisto di un immobile, ma al contrario di un normale mutuo non è di tipo ipotecario, dunque non si presenta come garanzia alcuna ipoteca sull’immobile, e per questo motivo i destinatari di questa forma di finanziamento vengono definiti anche “ad alto rischio”, perché caratterizzati da redditi bassi e non continuativi, o ancora perché vittime di un pignoramento.

Il termine “subprime” deriva proprio dal maggiore rischio a cui viene sottoposto il creditore: sono mutui di “secondo piano”, di minor qualità, tanto che la definizione tecnica d’oltreoceano risulta essere questa:

Negli Stati Uniti d’America il mutuo viene definite “subprime” in base ad un punteggio di credito con cui vengono classificati i debitori. La scala va da 300 a 850 punti; chi ha un punteggio di credito inferiore a 620 è definito debitore subprime

Le tipologie di mutuo subprime

Esistono diverse tipologie di mutuo subprime: ecco le più diffuse

  • Mutui interest-only, che prevedono il pagamento da parte del cliente della sola quota di interesse relativa ad un certo periodo di tempo che solitamente va dai cinque a dieci anni
  • Mutui pick-payment, che consentono ai mutuatari di scegliere la metodologia di pagamento che essi desiderano applicare ogni mese
  • Mutui a tasso fisso iniziale, che si trasformano in mutui a tasso variabile dopo i primi due anni. Successivamente il piano di ammortamento viene rimodulato e al rimborso viene applicato un tasso di interesse più elevato, solitamente legato ad un indice

Il sistema creditizio Usa

Per spiegare la bolla scoppiata con i mutui subprime bisogna partire dalla spiegazione circa il funzionamento del sistema creditizio degli Usa: nel Paese a stelle e strisce gli istituti di credito valutano i potenziali clienti sulla base della loro storia fissando loro un punteggio, direttamente proporzionale al profilo di rischio: questo significa che quanto più è elevato il punteggio, tanto più il profilo di rischio è alto. La storia del cliente viene setacciata in lungo e in largo, tenendo conto di eventuali pignoramenti, delle situazioni di bancarotta e delle insolvenze del passato, fino ad arriva a formulare un giudizio espresso da un punteggio compreso tra 300 a 850: la fascia dei clienti subprime è quella che presenta un punteggio superiore a 620. I mutui subprime sono nati alla fine degli anni Novanta quando negli Usa si è registrato un aumento esponenziale del del debito dei consumatori, portando gli istituti di credito ad erogare tali prodotti per soggetti poco affidabili sul piano creditizio. I mutui subprime diedero un contributo determinante alla famigerata bolla immobiliare che ha condotto molte banche a mettere in vendita le case in garanzia, portando alla luce un circolo vizioso che ha mietuto vittime non solo tra la popolazione, ma anche tra le società che hanno erogato i prodotti subprime e le banche che che si erano occupate della cartolarizzazione dei prodotti obbligazionari, avendo come garanzia questi finanziamenti.

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