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Prestiti per protestati e cattivi pagatori: le formule

I prestiti per protestati e cattivi pagatori rappresentano percorsi complessi ma possibili: vediamo quali strumenti il cliente in difficoltà può utilizzare per l’accesso al credito. I protestati rappresentano innanzitutto quella categoria clientelare che, per via di una precedente insolvenza, soffre di un cattivo profilo creditizio verso la banca.
E’ dunque il caso di chi, in maniera incolpevole – una mutata situazione economica o altri debiti in essere – si trovano in una situazione di inaffidabilità agli occhi dell’istituto di credito; questa situazione può coinvolgere dunque un caso di pignoramento.

Il protesto non rappresenta solo un episodio grave in sè, ma dà adito ad una cattiva posizione di attendibilità per chi si trova iscritto al registro protestati/cattivi pagatori: difficilmente infatti il circuito bancario si fiderà nuovamente di una persona che ha dato luogo ad una simile vicenda, mettendo in difficoltà l’istituto medesimo.
Il fatto che il soggetto non abbia onorato il vincolo di pagamento accresce infatti le incognite cui l’istituto si espone nel caso di nuove operazioni o finanziamenti.
La prudenza che caratterizza le società finanziarie nel concedere prestiti può rappresentare un ostacolo nell’ottenere nuovo credito; vi sono tuttavia alcune condizioni in cui, nonostante uno storico di protesto, sia possibile accedere ad un prestito per protestati.

Il protesto: cos’è e come funziona

Quello del protesto è un procedimento che certifica il mancato pagamento da parte del debitore di un assegno o di una cambiale.
La normativa di riferimento è contenuta nei R.D. n. 1669/1933 e n. 1736/1933.
Il creditore (finanziaria o banca) che non abbia ricevuto il pagamento dovuto può avviare l’iter di protesto rivolgendosi a un notaio o ad un ufficiale giudiziario, che darà il licet ad una riscossione coattiva o ad un pignoramento.

Protestati e cattivi pagatori: un percorso reversibile

Chi ha subito in passato un protesto difficilmente otterrà un nuovo finanziamento, ma esistono alcune strade agevolate.
Sarà necessario attivarsi per fare in modo che l’istituto possa valutare positivamente la propria affidabilità ed accordare così il prestito: ottenere un garante (fideiussore) può essere una prima condizione agevolante.
In secondo luogo migliorare il proprio profilo economico – e dunque le proprie credenziali bancarie – di certo agevola la posizione del protestato.
Il cliente protestato può segnalare prestare garanzie reali o personali, come una busta paga regolare che dimostri reddito solido, dimostrandosi così nella posizione di offrire di sicurezze all’ente a cui si rivolge.

Nonostante la complessità dell’iter, i prestiti per protestati contemplano alcune vie possibili.

Prestiti per protestati: alcune soluzioni possibili

Il protestato può dunque regolarizzare la propria posizione per migliorare il proprio profilo davanti alla banca, oppure ricorrere ad alcune “scorciatoie“, che offrono la possibilità di accesso a piccole somme, senza dover mutare il proprio profilo di credito, che può diventare un percorso piuttosto lungo (cancellazione dal registro dei protestati, ricerca di un migliore contratto di lavoro, ecc.).
Ecco quindi alcune vie possibili affinchè sia possibile l’accesso ai prestiti per protestati:

  1. E’ possibile chiedere al proprio istituto un prestito di consolidamento debiti.
    Questa formula permette di conglobare in un’unica rata tutti i finanziamenti in essere, avendo accesso ad un’ulteriore liquidità.
  2. Una seconda soluzione per ottenere un prestito anche con una situazione di protesto in essere è la cessione del quinto.
    Si tratta di un prelievo automatico, pari ad una somma economica precedentemente concordata, eseguito dall’istituto di credito sulla busta paga (o la pensione) della persona protestata.
    Lo stipendio – convalidato da un contratto di lavoro regolare – rappresenta infatti una garanzia di solvenza per l’istituto di credito; la cessione del quinto è inoltre una formula di prestito a tasso fisso, la cui rata non supera appunto la soglia di un quinto del reddito mensile.
  3. Una terza ed ultima via è quella dei prestiti veloci online: hanno solitamente un iter più rapido delle formule “canoniche“: seguendo questa strada è possibile ristrutturare la propria posizione ed ottenere così accesso a nuovi mutui e prestiti.

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