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Tutto quello che c’è da sapere sulla sospensione del mutuo

Decidere di sospendere il mutuo per la propria abitazione non è una decisione facile da prendere, soprattutto perché se si arriva a questo punto significa che si sta versando in una condizione economica non proprio florida e che si sta facendo fatica (o addirittura non si riesce) a far fronte alle rate mensili del proprio mutuo ipotecario, con tutte le conseguenze del caso.
Per aver modo di risolvere una situazione economica difficile, che si spera transitoria, si può richiedere alla propria banca la sospensione del mutuo ed evitare così, almeno temporaneamente, il pignoramento della casa e la sua vendita all’asta, ovvero le conseguenze più gravi in cui si può incorrere smettendo di pagare le rate di rimborso: ecco quindi alcune cose da sapere secondo la nuova moratoria sui mutui valida per il triennio di scadenza delle rate che va dal 2015 al 2017, secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità 201 articolo 1 comma 246.

Sospensione del mutuo: di cosa si tratta e come funziona

La sospensione del mutuo consente sia a privati che alle micro, piccole e medie imprese di sospendere il pagamento delle rate per un periodo massimo di 12 mesi; nel caso in cui nel momento della richiesta si sia già saltato o ritardato il pagamento di alcune rate, queste saranno già considerate come rate sospese.

Chi può richiedere la sospensione del mutuo

Per richiedere la sospensione del mutuo è però necessario che anche uno solo degli intestatari del mutuo sia in possesso di alcuni requisiti:

  •  la perdita del posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato
  • la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni (questa misura vale anche per coloro ai quali il datore di lavoro abbia chiesto l’ammissione ad ammortizzatori sociali come cassa integrazione, mobilità o contratti di solidarietà)
  • handicap grave o comunque una condizione di non autosufficienza certificata dalla ASL
  • morte di uno degli intestatari

Tutte queste situazioni andranno adeguatamente documentate al momento della richiesta di sospensione del mutuo con documenti forniti dall’impresa..
La sospensione del mutuo, inoltre, può essere richiesta per un finanziamento che riguardi la prima casa; ne può beneficiare anche chi ha già sfruttato la sospensione delle rate nel triennio precedente, ma ricordandosi che in ogni caso può essere richiesta solo due volte nel corso del periodo di rimborso del mutuo.
Non potranno usufruire di questa misura, inoltre, coloro i quali abbiano stipulato una polizza assicurativa a copertura della perdita o riduzione del lavoro, a patto che questa copra l’ammontare delle rate che si intende sospendere.

Come si richiede la sospensione del mutuo

Ma, nella pratica, dopo aver verificato di avere tutti i requisiti necessari, come si presenta la richiesta di sospensione del mutuo? La domanda deve essere presentata direttamente in banca, la quale deve dare una risposta, che sia positiva o negativa, nel giro di circa 20 giorni lavorativi. La sospensione in genere diventa operativa entro 30 giorni dalla eventuale approvazione della richiesta da parte della banca che ha erogato il mutuo.
C’è un termine ultimo per presentare la propria domanda ed è fissato al 31 dicembre 2017: in questo modo la validità della sospensione della rata del mutuo varrà per tutto il 2018. Bisogna però assicurarsi che la propria banca la possa concedere, dal momento anche gli istituti di credito devono manifestare la loro disponibilità ad aderire alla normativa tramite un apposito modulo di richiesta.

Sospensione del mutuo, quanto costa?

L’operazione della sospensione delle rate del mutuo non dovrebbe prevedere commissioni, perizie e interessi di mora; inoltre si potrà richiedere il riavvio del piano di ammortamento del mutuo.

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