Nel tentativo di abbattere la disoccupazione giovanile che in Italia raggiunge percentuali mediamente più elevate rispetto al resto d’Europa, il governo, tramite l’agenzia del ministero dell’Economia Invitalia, che si occupa specificamente degli investimenti e il sostegno all’innovazione e alla produttività, ha previsto tra le varie opzioni a disposizione il fondo Selfiemployment: si tratta di una rete di finanziamento attivo dal 1 marzo 2016 e destinato esclusivamente per l’avvio di aziende ed iniziative di tipo imprenditoriale portate avanti da quei giovani che sono definiti dai media NEET, un acronimo mutuato dall’inglese che indica quelle persone che non hanno né un impiego né sono alle prese con studi o formazione professionale. Un target giovanile che rischia di essere perduto per sempre ma che può risollevarsi mediante lo strumento dell’autoimprenditorialità, con il sostegno dello Stato. Vediamo più nel dettaglio come ottenere questi finanziamenti a tasso zero, la platea a cui è destinata e come effettuare la richiesta.
Chi può partecipare al bando
Essendo pensato specificamente per aiutare i giovani in difficoltà e senza apparenti prospettive di un futuro professionale, questi finanziamenti del Selfiemployment possono essere richiesti solo da coloro che non abbiano superato i 29 anni di età, sprovvisti di un impiego e che rientrino nel programma Garanzia Giovani, il progetto ideato appositamente per garantire la formazione necessaria ai cosiddetti NEET. Una volta terminato il periodo di formazione, si deve formulare un business plan, ossia il piano strategico che è alla base dell’idea imprenditoriale che si propone, e che rappresenta il momento iniziale da cui partire per poter accedere ai finanziamenti. Si può partecipare sia come singoli che costituendosi in società, associazioni o cooperative con massimo 9 membri, oppure ancora associazioni di professionisti, ma solo se costituite da non più di 12 mesi antecedenti alla richiesta.
Come fare la domanda
Per presentare la richiesta di accesso ai finanziamenti del fondo Selfiemployment è necessario avere buona dimestichezza con il computer, giacché è prevista unicamente possibilità di presentazione della domanda per via telematica, attraverso l’apposita modulistica presente sul sito, raggiungibile mediante la piattaforma di Invitalia, entrando nella sezione specifica, accessibile dopo aver effettuato la registrazione e aver avanzato la richiesta di utilizzare i relativi servizi. Inoltre è necessario anche avere a disposizione una firma digitale e la Pec, ossia la posta elettronica certificata.
Finanziamenti erogabili
Questo fondo mette a disposizione dei beneficiari una serie di somme, scaglionate in diverse tipologie a seconda delle necessità del richiedente. In dettaglio sono previste tre tipologie di finanziamenti erogabili:
- Microcredito, con una somma variabile tra i 5mila a 25mila euro
- Microcredito esteso, in cui la cifra sale dai 25mila euro fino a un tetto massimo di 35mila euro
- Piccoli Prestiti, che vanno invece dai 35mila ai 50mila euro, e rappresentano anche la cifra massima stanziabile per un singolo progetto
In tutti e tre i casi di finanziamenti possibili attraverso questo fondo gestito da Invitalia, non vengono applicati interessi, mentre la durata del piano di ammortamento ha un tetto massimo di 7 anni, con i rimborsi che iniziano solamente una volta superati i 6 mesi dall’avvenuta erogazione del credito. La pregiudiziale per chi ottiene il prestito, dopo aver superato la fase di valutazione della propria domanda ed aver ricevuto il parere positivo da parte di Invitalia, è di realizzare il proprio progetto imprenditoriale entro 18 mesi dalla data di approvazione.