In questo articolo vogliamo mettere a confronto due servizi offerti da Poste Italiane, ovvero il Prestito BancoPosta e il Prestito BancoPosta Flessibile, che permettono di ottenere una cifra variabile da 3.000 a 30.000 euro. Si tratta di due prestiti, tutto sommato, accessibili, per i quali non sono richieste particolari garanzie, se non quelle ordinariamente necessarie per accedere ai prestiti personali.
Prestito BancoPosta
Come dicevamo, grazie al Prestito BancoPosta, è possibile richiedere una cifra che va da un minimo di 3.000 ad un massimo di 30.000 euro, rimborsabili attraverso un piano rateale a sua volta variabile: si va da 12 fino a 84 mesi.
L’importo ottenuto viene versato direttamente sul conto corrente postale, se il cliente ne possiede già uno, o sulla PostePay Evolution, mentre per tutti gli altri l’accredito avviene sul conto personale o, per cifre che non superano i 10.000 euro, anche in contanti.
Il rimborso, invece, avviene tramite rate mensili, che vengono addebitate dal conto in questione o attraverso il pagamento di bollettini postali.
Per ottenere il Prestito BancoPosta, infine, sono sufficienti i comuni requisiti, vale a dire documento d’identità valido, tessera sanitaria e un documento che attesti il proprio reddito (busta paga o cedolino della pensione).
Prestito BancoPosta Flessibile
Passiamo, adesso, al ‘fratello’ del Prestito BancoPosta, vale a dire il Prestito BancoPosta Flessibile: anche questo servizio permette di ottenere da 3.000 a 30.000 euro, ma la durata del piano rateale è più flessibile, arrivando ad un massimo di 108 mesi.
Anche in questo caso, i versamenti avvengono tramite il conto corrente postale o bancario, e i requisiti sono fondamentalmente gli stessi, vale a dire maggiore età, tessera sanitaria e documento che attesti il reddito.
La differenza tra i due servizi, dunque, consiste nella maggiore flessibilità del Prestito BancoPosta Flessibile, che permette di modificare, in corso d’opera, l’importo di una rata oppure di spostarla alla fine del finanziamento.
Tiriamo due somme:
Prestito BancoPosta | Prestito BancoPosta Flessibile | |
Importo | da 3.000 a 30.000 euro | da 3.000 a 30.000 euro |
Durata | da 12 a 84 mesi | da 12 a 108 mesi |
Modalità di accredito | Bonifico o contanti (fino a 10.000 euro) | Bonifico |
Modalità di rimborso | Rate mensili o bollettini postali | Rate mensili o bollettini postali |
Richiesta busta paga/pensione | Sì | Sì |
Cambio/salto rata | No | Sì |
Alla luce di quanto visto, dunque, possiamo affermare che il Prestito BancoPosta Flessibile sia un servizio che presenta, a fronte di caratteristiche pressoché identiche, qualche vantaggio in più, come la possibilità di rinviare la rata (o abbassarne l’importo) in un momento di difficoltà.
Pertanto, il Prestito BancoPosta Flessibile è più indicato per tutti coloro che, pur potendo esibire una busta paga, non hanno un reddito elevato o sicuro, magari per via del contratto a tempo determinato, o stanno contemporaneamente rimborsando altri finanziamenti.
Ricordiamo inoltre, la versione telematica del Prestito BancoPosta, ovvero il Prestito BancoPosta Online che, grazie ad una comoda procedura sul web, permette di ottenere da 1.500 fino a 30.000 euro: l’unico requisito in più, riguarda il possesso, già nel momento della richiesta, del Conto BancoPosta, in quanto il versamento avverrà, in tempi abbastanza brevi, dalle 24 alle 48 ore, proprio sul conto personale.
Conclusioni:
Il Prestito BancoPosta, così come gli altri servizi offerte da Poste Italiane, sono intuitivi, semplici e di facile accesso, per lo meno per tutti coloro che hanno almeno un contratto a tempo determinato, sono maggiorenni e residenti in Italia o sono in grado di esibire un permesso di soggiorno valido.
Tra i due servizi analizzati, il Prestito BancoPosta Flessibile è sicuramente uno strumento più interessante ed utile, in quanto viene incontro alle possibili difficoltà momentanee del cliente, e gli permette di saltare una rata o pagare una somma minore, senza ricevere segnalazioni o ulteriori provvedimenti.