Quando si parla di prestito, di banche e finanziarie, si apre uno scenario vastissimo dove, nella moltitudine delle offerte e delle opzioni, diventa difficile riuscire ad orientarsi. Come fare la scelta migliore? Cosa guardare quando mettiamo a confronto le diverse proposte per scegliere quella più conveniente e adatta alle proprie esigenze?
Utile è prestare attenzione a questi sei fattori:
- TAN
- Spese accessorie
- Durata delle rate
- Condizioni per ottenere la somma
- La scelta di un garante
- Operare dei confronti
Contenuti
- 1 Occhio al TAN!
- 2 Spese accessorie: da non dimenticare
- 3 Allungare la durata della restituzione per diminuire le rate
- 4 Condizioni per la concessione del prestito: attenzione anche all’assicurazione, non sempre obbligatoria
- 5 Il garante: migliori probabilità di vedersi accettato il prestito
- 6 Confrontare è meglio!
- 7 I migliori prestiti personali? Internet viene in soccorso
Occhio al TAN!
Il TAN è un fattore da tener presente quando si vuole richiedere un prestito. Si tratta del Tasso Annuo Nominale, cioè del tasso di interesse utilizzato dalle banche per fissare l’importo delle rate. La sua variazione dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di finanziaria e le finalità del prestito richiesto. Esso inciderà sulle quote che si dovranno restituire mensilmente per restituire il prestito ottenuto. Logicamente più il TAN è basso più la rata sarà conveniente.
Le banche di solito prevedono dei tassi di interesse agevolati per i propri clienti, per cui è buona norma chiedere il tasso offerto a chi è già cliente nel proprio istituto di credito.
Spese accessorie: da non dimenticare
Quando si calcola il TAN non si deve dimenticare che esso non include le cosiddette “spese accessorie”, identificate con il termine “TAEG”. Queste somme non sono legate al rimborso del capitale né al pagamento degli interessi. Rappresentano, invece, i costi necessari alla gestione del prestito. Quindi, in una valutazione del prestito migliore, va calcolato anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Questo valore, a differenza del TAN, è spesso non indicato dalle banche. Quindi si consiglia di richiederlo quando non è menzionato.
Tra i principali costi racchiusi nel TAEG si hanno: le spese i istruttoria (se sono previste), le spese di incasso e gestione rata, l’imposta di bollo/sostitutiva sul contratto, le spese di chiusura pratica, il costo per le singole comunicazioni periodiche, il costo di un’eventuale assicurazione sul credito.
Il TAEG riassume il costo reale di un prestito ed è espresso in percentuale. Esso è rappresentato dall’unione del TAN e delle spese accessorie. È utilissimo per capire subito la convenienza del finanziamento.
Quanto può incidere il TAEG sul costo del finanziamento? Se si calcola il TAEG su un medesimo importo si può vedere quanto può variare la rata da una percentuale all’altra.
Esempio di un prestito di 10 mila euro da restituire in 5 anni.
TAN | TAEG | Rimborso /mese | Totale |
6,39% | 6,58% | 195,20€ | 11.712€ |
8,72% | 9,66% | 206,23€ | 12.526€ |
7,50% | 10,13% | 207,39€ | 12.650€ |
Si può veder come tra la prima e l’ultima soluzione ci siano quasi mille euro in più. Tra la seconda e l’ultima circa 124 euro benché il TAN sia più basso.
Richiedere un prestito di 30mila euro da restituire in 78 mesi (ovvero 6 anni e mezzo) con un TAN di 8,8% e un TAEG di 9, 16% (senza altre spese aggiuntive), farà risultare una rata mensile di 506,42 euro al mese. Con un prestito di 5mila euro da restituire in 24 mesi (2 anni) con un TAN di 8,5% e un TAEG di 8,84% la rata mensile sarà di 227,28 euro al mese.
Allungare la durata della restituzione per diminuire le rate
Quando si richiede un prestito, naturalmente si decide la durata della sua restituzione. Se si dilaziona in più anni, il valore della rata diventerà più conveniente e si avranno più probabilità di vedersi accettato il prestito. Logicamente la finanziaria tiene in considerazione la capacità di rimborso analizzando il rapporto tra rata e reddito percepito. Banche e finanziaria solitamente controllano che questo non superi il 30% del reddito totale. Se non dovessero pensarci loro, è bene considerarlo per non incorrere ad un grado di rischio di insolvenza troppo alto.
Un po’ di calcoli: prestito di 10 mila euro.
TAN | TAEG | Anni | Rate | Totale |
6,39% | 6,58% | 5 | 195,20€ | 11712€ |
6,39% | 6,58% | 7 | 148€ | 12.432€ |
Allungando la durata la rata si abbassa, ma c’è da tener conto che la somma restituita sale. Per cui nel momento in cui si chiede un prestito e si esaminano le condizioni è bene valutare il proprio reddito mensile e vedere quale somma può essere sostenuta nel tempo.
Condizioni per la concessione del prestito: attenzione anche all’assicurazione, non sempre obbligatoria
Si consiglia di leggere sempre attentamente le condizioni per la concessione del finanziamento. Alcune ad esempio possono imporre l’apertura di un conto corrente poco conveniente e costoso oppure l’obbligo di una polizza assicurativa piuttosto cara presso il proprio istituto. Informarsi è fondamentale. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, al momento del contratto è bene quindi controllare sempre se sono previste. La sottoscrizione della polizza assicurativa può essere obbligatoria o facoltativa e ogni finanziaria ha le sue modalità. Naturalmente essa se da un lato incide sull’importo della rata mensile dall’altro offre delle tutele.
Attraverso queste polizze assicurative si viene tutelati in caso di insolvenza. Se dovesse succedere qualche evento negativo (come ad esempio un infortunio, una grave malattia, un licenziamento dal lavoro, ecc.), la compagnia assicurativa si fa carico delle rate, consentendo quindi di restituire la somma avuta in prestito.
Di solito l’assicurazione è facoltativa, anche se una banca o una società potrebbe prevederla come vincolante e quindi necessaria per accedere al prestito, soprattutto se vengono richieste somme elevate o si è considerati come un “soggetto a rischio” (come ad esempio nel caso di un cattivo pagatore o nel caso non si possa contare su un’entrata mensile fissa). Diventa sicuramente obbligatoria quando il prestito avviene con la cessione del quinto. Di solito il premio per l’assicurazione fa aumentare la durata del finanziamento per una percentuale che va dal 6 al 6,5% circa della rata mensile. Se si dovesse chiedere un preventivo online e in esso non viene scritto nulla di preciso a tal proposito, è bene chiedere informazioni e chiarimenti per telefono.
Il garante: migliori probabilità di vedersi accettato il prestito
Se il problema risiede nel vedersi accettare la richiesta di un prestito, presentare un garante faciliterà l’impresa. Ponendo la sua firma sul contratto in qualità di fideiussore, accetterà la responsabilità di garantire un regolare pagamento delle rate nel caso in cui non si sia più in grado di farlo (anche provvisoriamente). Sebbene non sia un requisito sempre necessario, mette chi chiede il prestito in condizione migliori nei confronti della banca o di qualsiasi altro istituto di credito.
Confrontare è meglio!
È bene non buttarsi alla prima banca o istituto di credito che conosciamo o che ci capita davanti. la miglior cosa è avere delle finanziarie a confronto in modo da vedere quale si adatta meglio alle proprie esigenze poiché non esiste quella in assoluto più vantaggiosa. Ci può essere un’offerta che invece soddisfi determinate esigenze e un’altra che ne soddisfi altre. Per cui è bene tener presente quella che permetta da un lato di appagare il nostro bisogno di liquidità e dall’altro sia restituibile senza troppe difficoltà. Si consiglia di rivolgersi ad almeno altre cinque o sei banche, oltre la propria. In soccorso ci vengono anche portali che consentono di riceve più preventivi online.
I migliori prestiti personali? Internet viene in soccorso
Oltre a consultare personalmente diversi Istituti creditizi e banche, c’è la possibilità di visionare le migliori offerte online grazie al sito PrestitiOnline.it. Andando nella sezione “I migliori prestiti personale di oggi” è possibile trovare i prestiti giornalieri relativi agli istituti presenti sul sito e fare un confronto in base alle finalità (per acquisto auto, ristrutturazione, per arredamenti, ecc.).