In questo articolo vogliamo affrontare un argomento di sicuro interesse, ma anche piuttosto controverso, vale a dire il mutuo per l’acquisto di una casa. Innanzitutto, occorre dire che la scelta del finanziamento è piuttosto seria, in quanto si tratta di prestiti dalla durata molto lunga, che in alcuni casi può arrivare a dieci, venti o trent’anni; in secondo luogo, sottoscrivere un prestito per comprare un immobile vuol dire impegnarsi per somme elevate, che partono generalmente da 30.000 euro, e dunque occorre ponderare con attenzione la decisione, poiché una valutazione sbagliata potrebbe costare – letteralmente! – molto cara.
Nonostante il mutuo per la casa comporti parecchi rischi, sono molte le persone e le famiglie che scelgono di usufruirne, anche perché, di questi tempi, è estremamente raro poter disporre di grosse somme, e dunque si preferisce diluire la spesa su lunghi periodi, in modo tale che l’acquisto risulti più leggero.
Tuttavia, i finanziamenti per gli immobili hanno spesso rate consistenti, che finiscono per intaccare la situazione economica di un nucleo familiare o di una giovane coppia: per tale ragione, alcune Banche hanno preferito confezionare dei pacchetti dalle condizioni più vantaggiose, destinati anche a coloro che, ad esempio, non hanno un reddito fisso o non possono esibire particolari garanzie.
Con questa guida vogliamo illustrarvi i principali aspetti del mutuo per la casa: se siete alla ricerca del finanziamento ideale, prendete nota delle nostre istruzioni.
Contenuti
Informazioni generali
Partiamo, dunque, dal definire cos’è e come funziona, per sommi capi, il mutuo per la casa: come dicevamo, si tratta di un finanziamento a medio o lungo termine, che dura generalmente almeno dieci anni, se non addirittura il doppio o il triplo, specialmente in caso di cifre parecchio elevate.
Il mutuo per la casa è un prestito ipotecario, poiché la Banca applica un’ipoteca sull’immobile al fine di ridurre il rischio d’insolvenza da parte del cliente: ciò significa che, qualora questi non dovesse essere in grado di ripagare la somma, l’Istituto potrebbe procedere al pignoramento dell’edificio e, successivamente, tramite atto giudiziario, all’esproprio e alla messa in vendita, al fine di rientrare dalle spese sostenute.
Quanto è possibile ottenere?
Il mutuo per la casa, nella maggior parte dei casi, arriva a coprire fino all’80% della somma necessaria per acquistare l’immobile, il cui valore viene generalmente stabilito dalla perizia effettuata da un professionista; solo in situazioni particolari viene concesso un finanziamento che ammonta ad una percentuale maggiore, e le condizioni applicate saranno meno vantaggiose, così come i criteri per la concessione risulteranno più restrittivi.
La cifra massima, inoltre, dipende in buona parte dalla situazione economica del cliente, che deve dimostrare di essere in grado di rimborsare quanto ottenuto: per tale ragione, l’importo delle rate mensili non dovrebbe superare un terzo dello stipendio o, in generale, delle entrate fisse, per non gravare eccessivamente sul bilancio personale o familiare ma, soprattutto, affinché rimanga un certo margine per venire incontro ad eventuali imprevisti.
Tenendo conto di questo aspetto, e di altri parametri quali la durata del contratto lavorativo (se a tempo determinato) o l’età del cliente, sarà possibile calcolare il tetto massimo per il finanziamento.
Lunga durata o breve durata?
Una scelta da non sottovalutare riguarda la durata del finanziamento che, come dicevamo, generalmente è media o lunga: come per tutti i prestiti, ad un piano d’ammontamento più breve corrispondono rate mensili più consistenti, ma anche un tasso d’interesse e spese più basse, pertanto questa soluzione risulta più vantaggiosa.
Tuttavia, non tutti i clienti sono in grado di sostenere un’uscita mensile elevata, e dunque si ritrovano costretti a spalmare la durata del mutuo su diversi decenni, facendo così lievitare i costi e gli interessi.
Per tale ragione, è saggio optare per una durata intermedia, che non ingrossi eccessivamente la spesa complessiva e che, allo stesso tempo, permetta di definire un importo mensile non troppo gravoso, tale da garantire una certa tranquillità, anche in caso di imprevisti, come la malattia di un familiare o la nascita di un bimbo.
Quale tasso scegliere?
Un’ulteriore decisione, che risulta capitale a lungo termine, riguarda la scelta del tasso d’interesse, che può essere fisso, variabile o misto: ciascuna opzione comporta vantaggi e svantaggi, pertanto anche in questo caso occorre valutare attentamente, prima di effettuare la scelta definitiva.
- Tasso fisso → Il vantaggio principale del tasso fisso riguarda la possibilità di prevedere, già al momento della sottoscrizione dell’impegno, il costo totale del finanziamento, senza sorprese e imprevisti; tuttavia, questa tipologia di finanziamenti comporta parecchi svantaggi, come le condizioni meno vantaggiose applicate generalmente dalle Banche e, soprattutto, l’impossibilità di usufruire di eventuali riduzioni dei tassi di mercato.
- Tasso variabile →Chi opta per il tasso variabile, nella maggior parte dei casi, riceve condizioni più vantaggiose che, però, possono cambiare con il passare del tempo, anche in modo imprevedibile, comportando un aumento dell’importo delle rate mensili o l’allungamento del piano rateale, poiché i costi dipenderanno dall’andamento del mercato, con oscillazioni periodiche anche piuttosto consistenti.
- Tasso misto → Il tasso misto può essere di due tipi: o il passaggio avviene dopo una scadenza stabilita dal contratto, o il finanziamento è già suddiviso in due parti, una fissa ed una variabile. Questa terza tipologia è, per così dire, intermedia, e comporta dunque condizioni più vantaggiose rispetto al mutuo con tasso fisso, ma presenta anche alcuni rischi da non sottovalutare.
Quanto costa il mutuo per la casa?
Infine, veniamo ad una domanda fondamentale: da cosa dipende il costo complessivo del mutuo per la casa? Quali spese si aggiungono alla somma iniziale? Innanzitutto, ricordiamo che esiste un’imposta sui finanziamenti destinati agli immobili, pari al 0,25% nel caso di acquisto della prima abitazione e al 2% per tutti gli altri casi, che viene trattenuta direttamente dalla Banca e che può aumentare se il prestito è erogato da un Istituto non bancario.
Il prezzo del mutuo per la casa, comunque, è influenzato principalmente dal tasso d’interesse, che stabilisce la percentuale in più che il cliente dovrà ripagare, rispetto alla cifra iniziale; ad esso si aggiungono tutte le spese d’istruttoria, quelle notarili, il prezzo della perizia e dell’ipoteca sull’edificio, oltre a tutti i costi burocratici.
In alcuni casi, al costo del mutuo si somma quello dell’assicurazione richiesta dalla Banca, specialmente se l’importo iniziale è già abbastanza consistente: la copertura assicurativa serve, tuttavia, a garantire ad entrambe le parti una maggiore sicurezza, ed è particolarmente utile se il cliente è in età avanzata o si trova a rischio infortuno o licenziamento.
Quali requisiti servono?
Come per la maggior parte dei finanziamenti, i requisiti richiesti dalle Banche riguardano la possibilità, da parte del cliente, di rimborsare la somma ottenuta: dimostrare di possedere un reddito fisso, dunque, è fondamentale, se non addirittura indispensabile, a meno di non voler coinvolgere un parente o un familiare nell’operazione.
I documenti richiesti, pertanto, sono la busta paga o il cedolino della pensione, o la dichiarazione dei redditi e l’iscrizione all’albo professionale, nel caso dei liberi professionisti o dei lavoratori autonomi che, comunque, ricevono nella maggior parte dei casi condizioni meno vantaggiose, e devono pertanto ricorrere a pacchetti specificamente ideati per coloro che non hanno un lavoro fisso.
Ulteriori requisiti consistono nella maggiore età, nel possesso della tessera sanitaria e di un documento d’identità valido e della residenza italiana (o di un permesso di soggiorno regolare, nel caso di clienti stranieri), mentre rientrano nella valutazione complessiva sull’utente, parametri quali l’età, lo stato coniugale, il possesso di beni o di rendite sicure.
I giovani, i lavoratori a progetto e i disoccupati, il più delle volte, sono costretti a ricorrere alla fidejussione, vale a dire al coinvolgimento di una terza persona in veste di garante, la quale s’impegnerà a ripagare la somma scoperta, qualora il cliente non fosse in grado di versare le rate mensili.
Conclusioni
Concludendo, il mutuo per la casa è un impegno serio e gravoso, che può condizionare la vostra situazione economica per periodi anche piuttosto lunghi. Negli ultimi tempi, per via delle nuove esigenze di mercato, le Banche hanno dato vita a prodotti più accessibili e flessibili, che permettono di modellare il piano rateale anche in corso d’opera, ad esempio rinviando il pagamento di una rata o modificandone l’importo, senza ricevere segnalazioni o protesti.
Vi suggeriamo, comunque, di rivolgervi ad un valido consulente, prima di operare qualsiasi scelta, specialmente se l’importo che vi occorre è ‘sostazionso’: il consiglio di un professionista, infatti, può salvare da decisioni avventate e valutazioni sbagliate, oltre a dirigervi verso la soluzione più adatta alla vostra situazione personale, economica, lavorativa e familiare.