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Finanziamenti internazionalizzazione imprese: novità 2016-2017

Una delle sfide cruciali per la competitività economica è data dalla globalizzazione, un fenomeno verso cui negli ultimi anni molte imprese nostrane si sono trovate male equipaggiate e incapaci di affrontare un tale cambiamento epocale, tanto dal punto di vista culturale che tecnologico: ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione uno strumento che va sotto la dicitura finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese, che per l’anno 2016-2017 prevede alcune novità introdotte tramite un decreto. Ecco quali sono tali novità che hanno riformato i finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione a valere sul Fondo rotativo L. 394/81.

Finanziamenti mercati extra Ue

Innanzitutto il ministero ha predisposto la riduzione del tasso agevolato dal 15 al 10 per cento del tasso di riferimento dell’Unione Europea, con una sensibile riduzione dei tempi di erogazione di tali finanziamenti, che risultano vitali per aggiornare e attrezzare un’azienda per le sfide del mercato globale. Ci sono poi novità più specifiche che riguardano vari ambiti: iniziamo dai finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati extra UE, compresi quelli per realizzare studi di fattibilità o programmi di assistenza tecnica. Per questo specifico comparto sono previsti:

  • Finanziabilità al 100 per cento delle spese previste per i programmi di inserimento sui mercati rispetto all’odierno 85 per cento
  • Per le imprese con rating più elevato viene ridotta ulteriormente la quota minima di finanziamento da garantire, passando dall’attuale 40 al 20 per cento, estesa anche a quelle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3mila
  • Nuova disciplina relativa alle spese finanziabili e semplificazione delle modalità per ottenere l’erogazione del finanziamento

Finanziamenti per Pmi esportatrici

Ulteriori novità riguardanti i finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese investono la patrimonializzazione delle PMI esportatrici, per cui sono previste condizioni più vantaggiose:

  • Aumento da 300 a 400.000,00 euro dell’importo massimo del finanziamento concedibile
  • Riduzione da 0,80 a 0,65 di LSP, il livello di solidità patrimoniale ritenuto idoneo per le imprese industriali e manifatturiere, mentre rimane a 1,00 per le imprese commerciali e servizi
  • Possibilità di rimborsare il finanziamento in termini dilazionati, invece che in un’unica soluzione, per le imprese che non superano la fase di verifica
  • Semplificazione delle modalità operative

Partecipazioni a fiere e mostre

Per le Pmi esportatrici è previsto un ulteriore contributo sotto forma di finanziamenti agevolati per la Partecipazione a fiere e mostre in Paesi extra UE. Questa tipologia di finanziamento era già presente negli anni passati, ma nel 2016-2017 è stato oggetto di una profonda revisione, con l’obiettivo di renderlo maggiormente fruibile da parte di tutte quelle imprese interessate a partecipare ad eventi al di fuori dei confini del Vecchio Continente. In particolare è stato eliminato un punto considerato molto critico dagli addetti ai lavori, ovvero il vincolo che consentiva di accedere al finanziamento solo per la prima partecipazione all’evento fieristico o alla mostra, ed inoltre è stata introdotta la finanziabilità delle spese al 100 per cento. In linea generale possiamo dire che il ministero dello Sviluppo Economico abbia voluto dare un ulteriore spinta ed accelerazione all’internazionalizzazione delle imprese, garantendo un forte sostegno pubblico alle piccole e medie imprese che possono avere nell’export il vero punto di forza di un rilancio produttivo che stenterebbe ad avvenire riferendosi invece unicamente al mercato interno. Per questo motivo il governo ha inteso per il 2016-2017 offrire non soltanto risorse finanziarie adeguate al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo, ma anche delle procedure più snelle e semplificate per l’ottenimento dei suddetti finanziamenti.

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