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Surroga mutuo 2016: quanto si può risparmiare?

Abbiamo affrontato più volte la questione della surroga del mutuo, ovvero il trasferimento del vecchio finanziamento per l’immobile presso un altro istituto di credito a condizioni più vantaggiose: ma quanto si può risparmiare effettuando una surroga nel 2016? Molti tra coloro i quali hanno stipulato un mutuo anni fa non sanno di poter risparmiare una cifra notevole, oppure, nel vedere i tassi attuali ai minimi storici con i tassi fissi sotto l’1,5 per cento e i variabili addirittura sotto l’1 per cento, al massimo si rammaricano di non aver potuto godere di condizioni così favorevoli ai tempi della stipula del proprio mutuo, e di trovarsi così a pagare interessi molto più elevati. Sebbene tanti titolari di un mutuo siano afflitti da comprensibili dubbi circa l’effettiva convenienza dell’operazione, vediamo invero perché non bisogna temere, ma anzi approfittare di una surroga del mutuo in questo 2016.

Surroga mutuo 2016: perché conviene

Si potrebbe infatti ritenere che il risparmio sia poco rilevante o addirittura inesistente, avendo già rimborsato tante rate del piano di ammortamento. E se il mutuo risale a tanti anni fa, si tende erroneamente a credere di non essere più in tempo per modificare il proprio finanziamento ed ottenere un vantaggio significativo. Al contrario di tali pensieri, il mutuo di surroga consente di riportare alle condizioni di mercato attuali un mutuo già esistente, approfittando quindi proprio di quei tassi minimi che tanti mutuatari vedono magari solo come un’occasione mancata: grazie all’andamento dei mercati internazionali, con i tassi al minimo storico, effettuare una surroga dunque non è mai stato così conveniente, anche per chi ha un piano di ammortamento già in stato avanzato.

Tassi di interesse

La situazione eccezionale dei tassi attuali infatti, assai distanti a quelli applicati ai mutui negli ultimi 10 o 15 anni, permette di avere rate di rimborso molto inferiori. Ad esempio, in tale periodo il tasso fisso medio per un mutuo ha oscillato tra il 4,74 per cento ed il 6,68 per cento, mentre i migliori tassi fissi di oggi si trovano tra l’1 e l’1,5 per cento. Una differenza enorme, che consente di abbattere in maniera decisiva il costo residuo degli interessi passivi anche per i finanziamenti accordati anni or sono.

Esempi di mutui

Facciamo qualche esempio: un mutuo ventennale di 120mila euro acceso nel 2004, passerebbe da un tasso fisso intorno al 6,4 per cento ad uno di 1,10, con un risparmio di quasi 15mila euro di interessi, nonostante sia stata già rimborsata quasi la metà del capitale e la durata sia più che dimezzata, mentre la rata mensile passerebbe dagli 888 euro originari ai 586 euro del nuovo mutuo. Il risparmio ovviamente aumenta quanto più il mutuo è recente, e il medesimo finanziamento stipulato nel 2013 avrebbe un tasso che dal 5,5 per cento passerebbe all’1,4, con un risparmio vicino ai 50mila euro, e la rata scenderebbe da 830 a 674 euro.

Passando ai mutui di durata trentennale, il risparmio assume livelli ancora maggiori: per un finanziamento sottoscritto nel 2004 la surroga porterebbe ad oltre 55mila euro risparmiati, sfiorando i 90mila per mutui accesi in anni recenti. Se l’importo originario del mutuo fosse superiore ai 120mila euro medi, il risparmio crescerebbe in misura proporzionale, superando anche la soglia dei 100mila euro.

Se poi si considera che la surroga permette non solo di risparmiare sugli interessi, ma anche di ridurre notevolmente l’importo della rata mensile e la durata del mutuo, si capisce come sostituire un mutuo oggi possa far mutare la situazione finanziaria di molti in maniera decisiva.

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