Home > Prestiti Casa

Spese accensione mutuo: quali sono e quanto incidono

Quando ci si rivolge ad un istituto di credito per ottenere un finanziamento per acquisire un immobile, bisogna tenere presente tra i vari fattori, oltre al calcolo della rata mensile nel piano di ammortamento, di tutti quegli oneri che vanno sotto la voce di spese accensione mutuo. Nel calcolo del preventivo vanno infatti fatte rientrare tutte quelle voci, dai costi di istruttoria a quelli di perizia, passando per le spese degli atti notarili, che vanno poi ad incidere nell’esborso per il richiedente mutuo. Ecco perché, onde evitare spiacevoli sorprese, è necessario verificare quanto incidono tali spese nell’erogazione del finanziamento: qui di seguito vi presentiamo per linee generali le principali spese di accensione mutuo e cosa comportano per il beneficiario.

Spese istruttoria

Innanzitutto durante la fase preliminare vi sono degli oneri finanziari legati all’apertura della pratica di finanziamento: la banca svolge tutti gli accertamenti necessari sul richiedente per scoprire se il mutuo può essere o meno concesso, e questi accertamenti hanno un costo che vanno alla voce spese di istruttoria. In genere tale costo oscilla tra i 150 e i 300 euro, oppure tra lo 0,1 e lo 0,5 per cento dell’importo totale concesso dall’istituto di credito.

Spese perizia

Oltre ai costi iniziali di accertamento sul richiedente, vi sono le spese di perizia sull’immobile che si intende acquistare, una fase dove un perito nominato dalla stessa banca accerta il valore e registra la presenza di eventuali anomalie o abusi edilizi nell’immobile. Il costo generalmente va da un minimo di 100 ad un massimo di 300 euro.

Spese notarili

È difficile quantificare il costo delle spese notarili, poiché l’esborso può variare a seconda del tipo di atto che deve essere redatto dal notaio, in virtù anche dell’importo dell’ipoteca e dell’ente erogante. Inoltre in questa voce vanno ovviamente fatte rientrare l’onorario del notaio e le spese dovute allo Stato per la registrazione e tutto ciò che concerne l’attività contrattuale.

Imposta sostitutiva

L’imposta sostitutiva del mutuo è un onere finanziario a carico del beneficiario che sostituisce le imposte di registro, ipotecaria, catastale e bollo insieme ed è pari allo 0,25 per cento dell’imposta erogata soltanto se a concedere il mutuo è una banca o una società finanziaria parificata, e se si acquista un immobile ad uso abitativo su cui è possibile applicare le agevolazioni concernenti la prima casa. Al contrario, se non si tratta della prima casa l’aliquota sale al 2 per cento del valore complessivo del mutuo.

Costi assicurazione

Quando ci si rivolge ad un istituto di credito per accendere un mutuo, il beneficiario è obbligato a stipulare un’assicurazione incendio il cui costo totale dipende dal valore dell’immobile e dall’importo e dalla durata del mutuo stesso. Ma non si tratta dell’unico tipo di assicurazione richiesta: alcuni istituti di credito possono infatti chiedere al beneficiario di sottoscrivere un’assicurazione sulla vita, che grava ulteriormente sotto il profilo delle spese accessorie.

Estinzione anticipata

Un capitolo a parte merita la voce estinzione anticipata del mutuo: secondo la legge 40/2007 che regolamenta ed informa il cittadino circa i costi di un mutuo abitativo non è prevista alcuna penale per l’estinzione anticipata o anche semplicemente parziale dei mutui stipulati a partire dal 2 febbraio 2007 in poi, per quanto concerne persone fisiche sia per l’acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione, ma anche per immobili legati allo svolgimento della propria attività professionale oppure economica. L’effetto della normativa non è però retroattiva, per cui per i mutui stipulati prima del 2 Febbraio 2007 c’è da pagare una penale in caso di estinzione anticipata del finanziamento: tuttavia, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto vista la perdurante crisi del mercato immobiliare negli scorsi anni, è stata messa in campo una mediazione tra l’ABI e le Associazioni dei consumatori, i quali hanno trovato un’intesa concordando delle penali ridotte.

Articoli interessanti

Top