Per rilanciare l’economia italiana dopo le difficoltà incontrate durante la crisi degli anni scorsi, il governo ha ideato l’agenzia Invitalia, che si occupa di gestire tutte le agevolazioni previste dal D.Lgs 185/2000 per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità: per il 2016 sono previsti un pacchetto di misure ad hoc che consentiranno a coloro che ne fanno domanda di ottenere dei fondi importanti per avviare la propria azienda, soprattutto se inserita nelle importanti opportunità che si sono aperte grazie alla new economy, a condizioni molto vantaggiose. Qui di seguito vi presentiamo i finanziamenti Invitalia messia disposizione per l’anno corrente, e i passaggi burocratici necessari per ottenere i fondi disponibili, che possiamo suddividere sostanzialmente in 3 campi: incentivi alle imprese innovative come le cosiddette start-up, i finanziamenti a tasso zero come Selfiemployment e infine il fondo per l’autoimpiego.
Smart & Start
Per aiutare le imprese più innovative e all’avanguardia, Invitalia mette a disposizione il fondo Smart & Start, ideato appositamente per l’avviamento o l’ampliamento di tali attività innovative, e che è esteso a tutto il territorio nazionale. L’agevolazione consiste in un finanziamento a interessi zero fino ad un massimo del 70 per cento delle spese o dei costi ammissibili, che può salire fino all’80 per cento se la start-up è formata esclusivamente da under 35 oppure donne, o ancora se destinati ad un ricercatore che da almeno tre anni si era trasferito all’estero: l’importo massimo finanziabile è di 1,5 milioni di euro da restituire in 10 anni, ma vi sono anche finanziamenti a fondo perduto per imprese situate nel Mezzogiorno o nella provincia de L’Aquila interessata dal sisma. Le domande devonno essere presentate utilizzando la procedura informatica presente sul sito di Invitalia.
Nuove imprese a tasso zero
Si chiama Nuove imprese a tasso zero il prestito agevolato messo a disposizione da Invitalia esplicitamente per l’avvio di piccole imprese, destinato ai giovani under 35 ed alle donne. Si tratta di un finanziamento a tasso zero per un importo fino al 75 per cento delle spese totali da restituire in 8 anni, e prevede:
- Garanzia della restante copertura finanziaria da parte dell’impresa
- Realizzazione del progetto entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento
- Estensione a tutto il territorio Italiano con finanziamento di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro
I progetti finanziabili possono riguardare l’industria, l’artigianato, e la trasformazione dei prodotti agricoli o servizi in tutti i settori, compresi commercio e turismo: la domanda può essere presentata da società costituite da non più di 12 mesi e gestite con prevalenza di donne senza limiti di età, o giovani dai 18 ai 35 anni, oppure da persone fisiche a patto che abbiano costituito la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni, tramite l’apposita pagina del sito Invitalia.
Fondo autoimpiego
L’ultima fetta di agevolazioni riguarda il cosiddetto fondo per l’autoimpiego, erogato sotto forma di finanziamenti a fondo perduto riservati a disoccupati e inoccupati per 3 tipi di attività, ovvero lavoro autonomo, impresa e franchising. Nel primo caso abbiamo un un contributo a fondo perduto pari al 50 per cento delle agevolazioni oppure un finanziamento a tasso agevolato che copre l’intero investimento per un importo massimo di 25.823 euro IVA esclusa, con obbligo di una durata dell’attività di almeno 5 anni pena restituzione dei finanziamenti. L’investimento complessivo per la microimpresa non può invece superare i 129.114 euro Iva esclusa, sempre con durata di almeno 5 anni, e agevolazioni erogate parte come anticipo e parte come saldo, che prevedono un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato restituibile in un massimo di sette anni, con rate trimestrali costanti posticipate. Infine per il franchising abbiamo un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato che può arrivare a coprire il 100 per cento degli investimenti: il mutuo è restituibile in 7 anni con rate trimestrali costanti posticipate.