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Prestiti per pensionati: requisiti e condizioni del finanziamento

Oggi parliamo in maniera approfondita dei prestiti per pensionati, che negli ultimi anni sono sempre più richiesti: i numeri ci dicono infatti che i clienti over 65 sono in costante aumento e il mercato del credito si regola di conseguenza, con apposite formule di finanziamento proposte da istituti finanziari e banche. Che si tratti di necessità di finanziare cure mediche oppure l’acquisto di un bene o un immobile, del pagamento della retta universitaria per figli e nipoti come della volontà di fare un viaggio, le offerte di prestiti per pensionati sono molteplici e per ogni tipo di esigenza: ecco quali sono per linee generali i requisiti e le condizioni di tale tipo di finanziamento.

Requisiti

Accedere ai prestiti per pensionati non è così complicato come potrebbe sembrare alla platea di over 65 interessata alla questione, ma certo il peso del dato anagrafico è tale per cui l’istituto di credito di turno necessita di determinate garanzie prima di dare il via libera definitivo all’erogazione del finanziamento. Dal punto di vista dei requisiti richiesti, quelli più comuni sono la carta d’identità e il codice fiscale in corso di validità, il CUD o il cedolino della pensione ed eventualmente il permesso di soggiorno nel caso in cui il cliente non sia residente in Italia.

In diversi casi la banca o società finanziaria, per garantire maggiore serenità sia al cliente che ai suoi familiari, obbliga il pensionato a stipulare una copertura assicurativa, il cui costo viene inserito all’interno delle spese generali del finanziamento, e che funge da indennizzo per la banca in caso di decesso improvviso o per gravi infortuni. Per capire quanto tale copertura pesa sulla rata mensile di rimborso, al momento della valutazione dell’offerta tenete presente il TAEG, ovvero il Tasso Anno Effettivo Globale, che comprende non solo il tasso di interesse applicato al finanziamento ma la totalità degli oneri finanziari a carico del cliente.

Cessione del Quinto

Il punto di forza che consente agli istituti di credito di essere propensi ad erogare finanziamenti nei confronti dei pensionati, a dispetto del dato anagrafico, è che coloro che percepiscono l’assegno previdenziale dispongono di un reddito fisso ben più sicuro di qualsiasi stipendio e questo aspetto controbilancia l’età avanzata, che può generalmente costituire un problema per l’accesso a determinati servizi, quelli riservati a clienti che specificamente non devono aver superato i sessantacinque o settanta anni. Questo preambolo è per spiegare perché una buona fetta di prestiti per pensionati viene proposta da banche e società finanziarie nella forma della cosiddetta cessione del quinto, di cui esistono oramai svariate proposte sul mercato. Questa modalità di rimborso consente infatti da un lato di offrire al cliente una certa autonomia e margine di manovra, e al tempo stesso offre la necessaria sicurezza alla banca in questione per quanto riguarda il piano di ammortamento: con la cessione del quinto per i pensionati, è la stessa Inps a fornire alla banca la rata mensile mediante trattenuta diretta sull’assegno previdenziale, e questa non deve superare, come si deduce dal nome, un quinto del reddito.

Con la cessione del quinto l’importo massimo erogabile è 75mila euro, da rimborsare in un periodo non superiore ai 10 anni, purché la conclusione del piano di rimborso giunga entro il compimento dell’ottantacinquesimo anno di età. Esistono tuttavia dei casi per cui la cessione del quinto non può essere applicata: ci riferiamo alle pensioni sociali, agli assegni per invalidità o  quelli di sostegno ai familiari superstiti, ed anche agli ex dipendenti bancari: in questi casi, per ottenere il finanziamento occorre ricorrere ad altre modalità, che in genere prevedono una terza persona a figurare come garante, una tipologia di contrattazione che prende il nome tecnico di fideiussione.

Comunicazione di Cedibilità

Dunque nella stragrande maggioranza dei casi,  il prestito per pensionati avviene mediante cessione del quinto: per capire se si può ottenere il finanziamento, è necessario calcolare innanzitutto la quota massima detraibile dalla pensione, un’operazione che viene eseguita presso qualunque sede Inps dislocata sul territorio, ed in seguito fornire la Comunicazione di Cedibilità, un documento fondamentale per dare avvio al preventivo e alla contrattazione.

Conclusioni

Tirando le somme, i prestiti per pensionati costituiscono dunque una valida soluzione per tutti coloro che necessitano di un aiuto per pagare spese improvvise, quali ad esempio cure mediche, funerali, spostamenti improvvisi, e così via, oppure per contribuire alle spese di figli e nipoti, dall’acquisto della casa all’organizzazione del matrimonio, passando per la retta universitaria ed altro ancora: sempre di più sono proprio le pensioni di genitori e nonni a fungere da welfare e consentire ad una famiglia di andare avanti di fronte alla perdurante crisi economica. Ecco perché le richieste di finanziamenti da parte di pensionati sono in aumento: spesso la soluzione migliore è rivolgersi proprio all’Inps, che offrono soluzioni di prestiti per ogni tipo di necessità. In ogni caso suggeriamo di rivolgersi ad un buon consulente prima di stipulare contratti, e di valutare con attenzione le principali offerte e i preventivi di prestito, in modo da essere certi di strappare le condizioni di finanziamento più vantaggiose.

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