Il prestito ipotecario, conosciuto anche con il nome di credito ipotecario, è una soluzione di finanziamento personale che necessita della sottoscrizione di un’ipoteca come garanzia su un bene immobile di proprietà, in modo da ottenere un determinato capitale. Tecnicamente la tipologia di prestito ipotecario si inserisce nella categoria di finanziamenti personali al privato, e non presenta sostanziali differenze circa i criteri di erogazione del capitale, del piano di rimborso complessivo o del calcolo della rata mensile: a costituire diversità rispetto alle tradizionali tipologie di prestito è appunto la richiesta di sottoscrizione di un’ipoteca sull’immobile posseduto, sul quale chi ha erogato il prestito può rivalersi in caso di insolvenza da parte del debitore.
Proviamo a vedere più in dettaglio tutto quello che c’è da sapere sui prestiti ipotecari, le varie tipologie, la documentazione necessaria da presentare e la convenienza o meno per il soggetto richiedente.
Tipologie di prestito ipotecario
Le società di finanziamento e gli istituti di credito propongono diverse soluzioni che rientrano nella tipologia di prestito ipotecario, ma che possono essere riassunte in tre categorie:
- Prestito vitalizio
- Mutuo casa
- Mutuo liquidità
Ad un primo sguardo il prestito ipotecario è molto simile al tradizionale mutuo casa, attraverso l’erogazione di un capitale previa sottoscrizione dell’ipoteca sull’immobile mutuato, che di solito è in percentuale doppia rispetto al valore reale della casa: la differenza è costituita dal valore dell’immobile da ipotecare. Tecnici inviati dal creditore effettuano una stima sul bene immobile per stabilirne l’effettivo valore di mercato e il corrispondente importo per il finanziamento, che deve essere sempre proporzionata alla retribuzione del richiedente. In genere la somma massima cedibile è di un terzo della somma percepita ogni mese.
Le tre tipologie di prestito ipotecario presentano lievi differenze per caratteristiche e piani di rimborso: il mutuo casa può essere concesso anche ai cattivi pagatori, mentre il mutuo liquidità prevede un importo massimo pari al valore dell’immobile gravato da ipoteca. Quest’ultimo è idoneo per coloro che vogliono ottenere un finanziamento per aprire un’attività in assenza di garanzie, mentre il prestito vitalizio è adatto soprattutto agli over 65 che necessitano di una somma per far fronte a spese urgenti e impreviste. I piani di ammortamento vedono rate personalizzabili per il mutuo casa, mentre per il prestito vitalizio in genere l’arco temporale dei rimborsi varia dai 5 ai 25 anni. Il mutuo liquidità infine, consente di ottenere fino a 75mila euro in base al valore dell’immobile ipotecato.
Documentazione
Il richiedente del prestito ipotecario deve essere proprietario di un bene immobile, sul quale si può sottoscrivere l’ipoteca come garanzia per l’ente creditore, e il debitore resta proprietario del bene fatto salvo il caso di insolvenza, come regolato dagli articoli 208 e seguenti del Codice Civile. Il richiedente deve recarsi all’istituto di credito portando con sé copie di questi documenti:
- Attestato di proprietà del bene immobile
- Contratto di lavoro
- Documento di identità valido e codice fiscale
Tecnicamente la sottoscrizione di un’ipoteca è possibile anche per altri beni di proprietà materiali, come ad esempio autoveicoli, o i beni futuri derivanti da un’eredità, ma la sua applicazione più diffusa è legata appunto alla casa. Nel linguaggio giuridico l’ipoteca è infatti un
Convenienza
A chi conviene sobbarcarsi un prestito ipotecario? I timori e i rischi legati a questo tipo di operazioni sono stati oggetto di numerose trasmissioni televisive di approfondimento, non tanto per il tradizionale mutuo, che resta la modalità privilegiata per acquistare casa, laddove l’ipoteca viene sottoscritta direttamente sull’immobile mutuato fino al termine del pagamento dell’intero valore, quando il soggetto beneficiario del mutuo diventa proprietario del bene.
Invece nel prestito ipotecario è necessario sottoscrivere un’ipoteca su un immobile non già gravato da un analogo finanziamento: chi ha necessità urgente di contanti può ottenere fino a un capitale di 50mila euro, e se si è perso il lavoro e si vuole aprire un’attività, il mutuo liquidità può essere una soluzione sì rischiosa ma talora necessaria per ripartire.
Il consiglio è sempre quello comunque di leggere in dettaglio il contratto di sottoscrizione del prestito ipotecario, prima di stipularlo, per accertarsi della sostenibilità del piano di ammortamento e delle rate mensili. Il pignoramento della casa da parte della società di riscossione in caso di morosità non è possibile soltanto se è adibita ad uso lavorativo, il debitore vi risieda e sia l’unica casa che possieda: in caso contrario Equitalia può agire se il credito vantato supera i 120mila euro.