Il settore dei prestiti online sembra non conoscere crisi: già dalla fine del 2014 il modo di approcciarsi ai prestiti personali da parte delle famiglie italiane ha cominciato a cambiare, puntando in maniera sempre più decisa su compagnie che operano prevalentemente online piuttosto che a istituti di credito tradizionali.
I motivi di questo successo sono molti, in primis la velocità della risposta all’utente, che nella maggior parte dei casi riceve un preventivo personalizzato in tempi rapidissimi e comodamente nella propria casella di posta elettronica. Inoltre ottenere un prestito online è in genere più semplice e veloce che attraverso i canali tradizionali, anche se vengono comunque svolti i consueti controlli sulla situazione finanziaria del richiedente per cercare di ridurre al minimo il rischio di insolvenza.
Per cosa si chiede solitamente un prestito online? Le motivazioni sono molteplici, ma si è visto che le famiglie italiane tendono a richiedere un finanziamento per via telematica per far fronte alla necessità di ristrutturare la casa o per acquistare o rinnovare l’arredamento, per comprare una nuova automobile, per il consolidamento dei debiti già esistenti oppure per la necessità di avere liquidità.
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Come richiedere un prestito online
Richiedere un prestito online non comporta una procedura complicata. Per avere prima un preventivo su misura e poi richiedere un prestito è sufficiente collegarsi ai siti web dei principali istituti finanziari e inoltrare la propria richiesta.
Una volta che si è deciso di richiedere un prestito online, è molto spesso possibile seguire lo stato di avanzamento della propria pratica tramite il proprio pc. Se la domanda di prestito viene accolta, il richiedente dovrà semplicemente inviare tramite posta i propri documenti, in genere un documeno di identità, il codice fiscale e un documento che attesti il suo reddito, quindi busta paga, cedolino della pensione o CUD.
Scelta del prestito online, cosa valutare
Per valutare se un prestito online è conveniente e adatto alle proprie necessità ci sono alcuni parametri da tenere in considerazione, che sono più o meno gli stessi a cui bisognerebbe prestare attenzione anche per i prestiti tradizionali.
In primo luogo, è quasi inutile dirlo, l’importo erogato, la durata del finanziamento, e quindi il numero di rate mensili richiesto per rimborsare la somma erogata, e l’importo stesso delle rate, che deve essere sostenibile in base al proprio reddito.
Altri elementi che giocano un ruolo importante nella scelta del prestito online più adatto sono il Tan, ovvero il Tasso Annuale Nominale, che indica l’interesse annuo applicato ad un prestito, e il Taeg.
Quest’ultimo indica invece il Tasso Annuo Effettivo Globale, ovvero il costo totale del finanziamento, comprendendo sia gli oneri accessori che le spese di istruttoria. Non bisogna però trascurare di informarsi su eventuali spese aggiuntive che non rientrano nel calcolo del Taeg, come ad esempio spese notarili, tasse o bolli statali.
Infine, è bene leggere bene tutte le clausole che riguardano possibili assicurazioni aggiuntive da stipulare a maggior tutela dell’ente erogatore del prestito, la possibilità di estinzione anticipata del finanziamento e la necessità di assicurare la presenza di un garante che risponda in caso di insolvenza del richiedente.
Gli errori da non fare nel richiedere un prestito online
Nonostante la procedura per chiedere un prestito online sia in genere più rapida di quella richiesta per un prestito tradizionale, questo non vuol dire che sia più facile ottenerlo.
Oltre alle caratteristiche del richiedente, che vengono comunque attentamente vagliate, ci sono alcuni errori nella domanda di richiesta del prestito che possono compromettere la buona riuscita dell’operazione e quindi la concessione del finanziamento.
Il primo errore da non commettere nel richiedere un prestito online, anche se forse è superfluo dirlo, è quello di non richiedere più prestiti contemporaneamente a diverse finanziarie: spesso queste sono collegate alle medesime banche dati e si accorgeranno immediatamente che sono state inoltrate più richieste e diversi istituti nello stesso periodo.
Se il prestito online è stato rifiutato è consigliabile ritentare dopo almeno trenta o quaranta giorni, cioè il tempo necessario perché sia eliminata la precedente richiesta (rifiutata) dalle banche dati. In caso contrario, la nuova richiesta verrà sicuramente rifiutata di nuovo.
Un altro consiglio per richiedere un prestito online e avere buone possibilità di ottenerlo è quello di scegliere, se necessario, il garante giusto, che possieda cioè tutte le caratteristiche necessarie richiesta dalla banca o dall’istituto di credito. Innanzitutto deve avere una storia creditizia impeccabile: non essere mai stato protestato, non aver avuto disguidi con precedenti prestiti né aver subito rifiuti di prestiti da parte di banche o finanziarie; in secondo luogo sarebbe utile che possedesse beni o un patrimonio utile.
Tipologie di prestito online: il prestito online veloce
Il prestito online veloce è caratterizzato dai tempi estremamente brevi in cui viene erogato l’importo a partire dal momento in cui il prestito viene concesso: in genere meno di 48 ore. Si tratta di un finanziamento non finalizzato per far fronte a spese impreviste e di solito è di piccola entità, non superiore ai 3.000 euro.
I prestiti online veloci vengono gestiti completamente tramite web e vengono erogati sia da banche online che da banche tradizionali che hanno deciso di offrire questo servizio. La procedura in genere è molto semplice: basta collegarsi al sito web dell’istituto di credito a cui si vuole chiedere il prestito e seguire le istruzioni che via via vengono date. Per quanto riguarda la documentazione, è necessario fornire tutti i documenti solitamente richiesti per ottenere un prestito online, quindi un documento di identità in corso di validità e l’attestazione di un reddito stabile e continuativo, come ad esempio la busta paga o il cedolino della pensione. E’ inoltre necessario non essere iscritti nelle liste dei cattivi pagatori.
Una volta compilata la domanda online e allegata tutta la documentazione necessaria si può inoltrare la propria richiesta per un prestito online veloce, che verrà valutata dall’istituto di credito in tempi molto rapidi; in caso di risposta positiva la somma richiesta verrà resa disponibile in 48 ore al massimo.
Ricapitolando, i principali vantaggi di un prestito online veloce sono la comodità di svolgere tutta la procedura dal proprio comune e, soprattutto, la rapidità di risposta e di eventuale erogazione del prestito. C’è però anche un rovescio della medaglia: questo tipo di finanziamento, infatti, non ha in genere un tasso di interesse conveniente e conviene quindi richiederlo solo nel caso in cui si abbia bisogno di un prestito con molta urgenza.
Prestiti online immediati, come ottenerli in 24 ore
I prestiti online immediati sono una tipologia di finanziamento nata qualche anno fa per far fronte a situazioni di emergenza concedendo importi in genere non superiori ai 5.000 euro.
In questi casi la fase di istruttoria della pratica è molto rapida, soprattutto se si tratta di un finanziamento finalizzato, che risulta il tipo di prestito immediato più veloce da ottenere. Per richiederlo è necessario presentare un documento di identità valido, codice fiscale o tessera sanitaria in corso di validità e la copia delle ultime due buste paga o degli ultimi cedolini della pensione.
In genere si ha il responso nel giro di poche ore, mentre il prestito viene erogato nel giro di 24 ore.
Prestiti online senza busta paga, come richiederli
Molti istituti di credito offrono la possibilità di accedere ad un prestito online senza busta paga. Si tratta in genere si prestiti di piccolo importo che si possono ottenere in tempi brevi, circa 24-48 ore dall’accettazione della richiesta. In primo luogo viene valutato lo status di pagatore del richiedente; se non viene identificato come protestato o cattivo pagatore si può sottoporre la propria richiesta di prestito online veloce senza busta paga. E però necessario fornire delle garanzia, che possono essere:
- un bene mobile o immobile di almeno pari valore rispetto alla somma erogata
- un immobile su cui porre un’ipoteca
- un contratto di locazione
- un accredito mensile sul conto corrente derivante da un’attività lavorativa
- titoli finanziari
- un garante che si faccia carico del prestito in caso di insolvenza del debitore principale