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Prestiti a pensionati Inpdap: le tipologie e come richiederli

Tutti gli ex dipendenti statali, parastatali e della pubblica amministrazione possono accedere ai cosiddetti prestiti per pensionati INPDAP (Istituto Nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica. Cominciamo con il dire che l’INPDAP non esiste più: già nel 2011 il Decreto Salva Italia ha portato alla chiusura di questo ente previdenziale, ma i prestiti per chi lavora o ha lavorato nel settore pubblico continuano ad essere chiamati, per abitudine, prestiti INPDAP, sebbene l’ente di riferimento attualmente sia l’INPS.


I prestiti INPDAP per pensionati possono essere erogati direttamente dall’ente previdenziale oppure tramite banche o finanziarie cui cui sono state stipulate apposite convenzioni. Nel caso in cui il prestito sia erogato direttamente dall’ente previdenziale la somma viene finanziata dal Fondo Credito, alimentato dai contributi versati dai dipendenti pubblici, ed è pertanto vincolato alla disponibilità di fondi.
Questo tipo di prestito per pensionati è particolarmente vantaggioso grazie a tassi di interesse agevolati, piani di ammortamento ridotti e importi delle rate mensili più sostenibili.

Prestiti INPDAP per pensionati: chi può richiederli

I prestiti INPDAP per pensionati possono essere richiesti da chi ha lavorato nel settore pubblico o nella pubblica amministrazione e percepisca una pensione di vecchiaia. Il richiedente deve inoltre essere iscritto al fondo INPDAP per la Gestione Dipendenti Pubblici.
Per richiedere un prestito per pensionati INPDAP è necessario scaricare l’apposita modulistica dal sito dell’INPS e presentarla, debitamente compilata, secondo le modalità richieste caso per caso. Tra i documenti necessari ci sono poi il cedolino della pensione e un documento di identità in corso di validità.

Le tipologie di prestiti INPDAP per pensionati: il piccolo prestito

Il Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici è – come dice la parola stessa – un finanziamento di piccola entità da utilizzare per le necessità quotidiane o per fare fronte a piccole spese, che viene rimborsato con rate costanti trattenute direttamente dalla pensione mensile.
Anche i pensionati pubblici possono accedere a questo tipo di prestito, ma solo se iscritti al Fondo Credito: l’ex dipendente pubblico risulta iscritto se all’atto della domanda di pensionamento ha presentato una domanda di adesione al Fondo Credito e versa quindi il suo contributo mediante trattenuta sulla pensione.
L’importo del Piccolo prestito INPDAP può essere pari a 1, 2, 3 o 4 mensilità nette di pensione, da rimborsare in un periodo di tempo che va da uno a quattro anni, con rate che non possono essere superiori ad un quinto della pensione mensile.
La domanda per il Piccolo prestito può essere presentata esclusivamente online mediante il sito web dell’INPS oppure tramite il numero di telefono gratuito da fisso 803164, o ancora attraverso patronato.
In questo caso non è necessario dare motivazioni né presentare documenti di spesa.

Tipi di prestiti per pensionati INPDAP: i prestiti pluriennali

I pensionati ex INPDAP possono richiedere anche un prestito pluriennale, che può essere utilizzato per affrontare alcune necessità personali o famigliari, che però in questo caso devono essere documentate.
I requisiti per accedere ad un prestito pluriennale Gestione Dipendenti Pubblici sono l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, almeno quattro anni di anzianità di servizio e almeno quattro anni di contributi versati alla Gestione unitaria.
Questo tipo di prestito INPDAP per pensionati può avere una durata di cinque oppure di dieci anni, e si può quindi restituire con 60 o 120 rate mensili il cui importo massimo non può essere superiore al 20 per cento dell’importo della pensione.
La domanda per ottenere un prestito pluriennale diretto Gestione Pubblica può essere inviata esclusivamente per via telematica tramite il servizio online Domande web Prestiti Pluriennali; in particolar modo i pensionati iscritti al Fondo Credito possono presentare la domanda, unitamente a tutta la documentazione richiesta, tramite l’area riservata del sito web INPS con il proprio Pin per la compilazione e l’invio online.
I documenti che devono essere presentati insieme alla domanda di richiesta del prestito per pensionati sono un documento di identità valido, un certificato medico di sana costituzione rilasciato non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda, la documentazione che attesta lo stato di bisogno e l’eventuale spesa a seconda della motivazione prevista nel Regolamento.

Cessione del quinto della pensione, come funziona

I prestiti per pensionati ex – INPDAP vengono rimborsati tramite la cessione del quinto della pensione. Come funziona?
Per prima cosa bisogna effettuare il calcolo della quota cedibile, che non deve superare il 20 per cento (un quinto, appunto) dello stipendio o, come in questo caso, della pensione. Per i pensionati bisogna tenere conto di un ulteriore fattore: la differenza tra la rata mensile e il netto della pensione non può essere inferiore alla cosiddetta pensione minima, che per il 2016 è fissata a 501,89 euro.
La particolarità del cessione del quinto della pensione è costituita dal fatto che le rate di rimborso del finanziamento siano trattenute dalla pensione netta del richiedente direttamente dall’ente pensionistico, azzerando così i rischi di dimenticanze o di disguidi nel pagamento.

I prestiti convenzionati per pensionati

Oltre a queste forme di prestiti per pensionati INPDAP c’è anche la possibilità di accedere a prestiti convenzionati erogati da banche e società finanziarie convenzionate con l’INPS, che grazie a questi accordi possono concedere prestiti a condizioni vantaggiose.

In genere si tratta di prestiti non finalizzati, per i quali quindi non c’è la necessità di giustificare la richiesta di denaro, concessi sotto forma di prestiti personali con cessione del quinto o sotto forma di mutuo.
Il tasso di interesse applicato, così come le spese accessorie, dipendono dalle condizioni previste dalla banca o dalla finanziaria scelta; anche la documentazione da presentare per accedere al prestito può variare da istituto a istituto.

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