Il mutuo agrario è una tipologia di finanziamento che le banche hanno studiato ad hoc per chi lavora in maniera diretta nell’ambito dell’agricoltura e dell’allevamento e che serve per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili e di mezzi destinati all’attività lavorativa.
Tra gli acquisti che si possono effettuare grazie ad un mutuo agrario ci sono quindi le spese per comprare terreni o locali destinati all’attività agricola come stalle e magazzini ed eventualmente per ristrutturarli, per l’acquisto di bestiame o di macchinari dedicati all’attività o acquisti di partecipazioni.
Come per un normale mutuo, è previsto un piano di ammortamento e rate di rimborso mensili, trimestrali o semestrali che prevedono una parte di capitale e una parte di interessi. Anche per questo particolare tipo di finanziamento si può concordare un tasso di interesse fisso o variabile, mentre la durata del piano di rimborso varia in genere dai 6 ai 20 anni, che viene prolungata a 30 nel caso in cui il richiedente abbia meno di 40 anni. Per richiedere un mutuo agrario, infine, è necessario essere un coltivatore diretto oppure essere proprietario di un’azienda agricola.
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Le tipologie di mutuo agrario e come richiederlo
Il mutuo agrario si richiede come un normale mutuo ipotecario, a cambiare è l’oggetto del mutuo che non sarà un immobile adibito ad abitazione ma un immobile o un terreno destinato ad uso agricolo oppure la ristrutturazione di locali destinati all’attività. L’importo richiesto verrà versato sul conto del richiedente, che potrà utilizzarlo a suo piacimento ma entro il limite della tipologia di spese consentite da questo particolare tipo di finanziamento.
Anche il piano di ammortamento è simile a quello di un normale mutuo ipotecario e prevede il rimborso in rate di rimborso mensili, trimestrali o semestrali con un tasso di interesse fisso o variabile, secondo quanto concordato al momento della stipula del contratto.
Le tipologie di mutuo agrario, invece, sono principalmente a medio o a lungo termine; in particolare, quella a lungo termine può prevedere una garanzia ipotecaria pari anche al 200% dell’importo finanziato.
Mutuo agrario, le garanzie richieste
Come per qualsiasi altro tipo di finanziamento, anche per il mutuo agrario sono richieste delle garanzie a fronte dell’erogazione da parte della banca dell’importo richiesto. Per quanto riguarda il mutuo agrario, le garanzie possono essere di diversi tipi: le principali sono l’ipoteca sull’immobile, la fideiussione, un pegno in denaro o in titoli, il privilegio legale o convenzionale oppure dei diritti sui beni acquistati, sui fondi, sui prodotti finiti e sulle vendite future. Vediamoli nel dettaglio:
- Ipoteca: rappresenta di sicuro la forma di garanzia più utilizzata dalle banche per tutelarsi dal rischio di insolvenza del debitore tramite un diritto di prelazione sul bene immobile ed eventualmente sulle sue pertinenza, come ad esempio stalle o garage. La cessazione dell’ipoteca avviene poi automaticamente dopo venti anni dalla sua costituzione, quindi se il mutuo ha una durata maggiore occorre rinnovarlo per altri venti anni; quando il debito è ripagato l’ipoteca si estingue.
- Fideiussione: si parla di fideiussione quando un terzo soggetto garantisce che il debitore rimborserà l’importo erogato, intervenendo personalmente in caso di inadempimento con i suoi beni.
- Pegno: come l’ipoteca, il pegno è un diritto reale di garanzia che si istituisce sui beni del debitore o di un terzo soggetto che si presta come garante, con la differenza che il pegno si costituisce sui beni mobili. Anche in questo caso il pegno decade nel momento in cui il debito viene saldato; fino a quel momento la cosa avuta in pegno deve essere custodita dal creditore pignoratizio.
- Privilegi: quella del privilegio è una garanzia patrimoniale i cui diritti si iscrivono sui beni del debitore in maniera simile a quella del pegno e dell’ipoteca. E’ la legge, e non il debitore o il creditore, a decidere di concedere il privilegio a determinate categorie di beni, poiché ci sono dei beni di maggiore rilevanza, sociale o giuridica, rispetto ad altri.
Mutuo o prestito per l’acquisto di un terreno?
Non tutte le banche offrono la possibilità di accedere ad un mutuo agrario, ma in genere è comunque possibile ottenere un prestito per l’acquisto di un terreno o di un immobile ad uso agrario. Tra le due formule ci sono alcune differenze: il mutuo prevede un’istruttoria più complessa, un’ipoteca sul terreno acquistato ma anche costi più bassi. Il prestito, invece, ha una procedura meno complessa ma prevede anche costi solitamente più alti.
In genere si può affermare che per importi elevati e se l’acquisto si può concludere con calma è preferibile accendere un mutuo, mentre se l’acquisto è urgente e la cifra non è elevata si può propendere per un prestito. L’ultima differenza è costituita dalla durata del finanziamento: un mutuo può avere una durata massima di trenta anni, il prestito invece deve essere restituito nell’arco di dieci anni.
Mutuo agrario agevolato, di cosa si tratta
Nel settore agricolo è possibile usufruire di alcune agevolazioni per l’acquisto di terreni, immobili, attrezzature, materiali o altri beni che servono per l’avvio o per lo sviluppo dell’attività. I mutui agrari agevolati possono essere erogati da enti, consorzi, organizzazioni e banche, che offrono questi finanziamenti con tassi agevolati o con condizioni di accesso più semplici, favorendo di fatto l’accesso al credito per chi vuole avviare o sviluppare la propria attività agricola.