I finanziamenti a fondo perduto sono un’occasione d’oro per tutti quei giovani che desiderano avviare un’attività lavorativa o imprenditoriale, ma non dispongono del denaro necessario per coprire le impegnative spese iniziali: ristrutturazione e acquisto dei locali, brevetti, materiali e macchinari possono richiedere anche svariate decine di migliaia di euro, e non sempre le famiglie sono in grado di fornire un aiuto sufficiente.
A tal proposito, l’Unione Europea e gli enti locali hanno dato il via ad una serie di finanziamenti, volti ad agevolare l’imprenditoria giovanile, locale e femminile, dando una grossa spinta ad attività legate all’agricoltura, al recupero del territorio, al turismo o alla ricerca. Settori quali il riciclaggio di materiali, la difesa dell’ambiente, il biologico o il sociale, dunque, sono ampiamente favoriti, ma occorre possedere una serie di requisiti per poter ricevere la somma sperata: uno di essi consiste nella presentazione di un business plan efficace.
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Cos’è un business plan?
Immaginate di dover costruire un edificio: il progetto dev’essere il più possibile dettagliato, affinché i lavori vadano a buon fine e le spese non si moltiplichino inutilmente. Il business plan è una sorta di progetto, volto però a definire le fasi di apertura e gestione di una nuova attività: in questo importante documento, dunque, vengono analizzati i costi, l’investimento iniziale, gli obiettivi a breve e lungo termine e, soprattutto, le caratteristiche dell’azienda nascente.
Compilare un business plan efficace, pertanto, significa innanzitutto avere ben chiare su cosa si andrà ad offrire, sia che si tratti di un prodotto innovativo, sia che l’attività riguardi l’erogazione di servizi: occorre, quindi, definire per bene fattori quali il target di riferimento, le caratteristiche dell’azienda ed anche le strategie di comunicazione e marketing atte a far conoscere il progetto ad un numero quanto più elevato di potenziali clienti.
Più il business plan risulta dettagliato, soprattutto dal punto di vista economico, con un’attenta presentazione degli obiettivi da raggiungere, a fronte della spesa originaria, maggiori saranno le possibilità di convincere gli investitori – in questo caso gli enti che dovrebbero finanziare il progetto – ad erogare la somma richiesta. Tuttavia, non occorre riempire il documento di dati inutili e sovrabbondanti: meglio concentrarsi sui punti davvero rilevanti e mostrare un’ottima padronanza del campo in cui si andrà ad operare.
Cosa contiene un business plan efficace?
Un business plan, vale a dire un progetto d’impresa, valido e convincente deve concentrarsi principalmente su tre punti, che illustreremo meglio nei prossimi paragrafi: aspetti tecnici, aspetti economici ed aspetti inerenti alla comunicazione e alla pubblicità. Cosa significa tutto ciò?
- Aspetti tecnici → se desiderate inserirvi nel campo della tecnologia, della ristorazione o dell’artigianato, dovete possedere tutte le competenze necessarie per diventare dei veri professionisti. Conoscere bene l’oggetto dell’impresa nascente, pertanto, è fondamentale, e altrettanto rilevante è l’analisi del mercato e delle possibilità che offre in termini di sviluppo economico, ma anche della concorrenza e del target a cui vi rivolgerete.
- Aspetti economici → quanto denaro vi occorre per realizzare la vostra idea? Su questo punto occorre essere il più possibile precisi, in quanto progetti vaghi e privi di obiettivi a breve, medio e lungo termine vi farebbero perdere credibilità: nei costi – ricordiamolo sempre – vanno incluse sia le spese immobiliari, sia quelle legate all’acquisto dei materiali, sia eventuali consulenze di vario genere (dall’esperto di marketing al web designer, per fare un esempio).
- Aspetti legati alla comunicazione → infine, non dimenticate che il successo di un’azienda dipende anche, se non principalmente, dalla sua notorietà e reputazione. Parte degli investimenti, dunque, devono riguardare la pubblicità (online e offline), le promozioni, lo sviluppo di strategie di marketing efficienti: l’immagine della società, in questo senso, è molto più importante di quanto non si creda.
Obiettivi a breve, medio e lungo termine
Un business plan valido, come dicevamo precedentemente, deve contenere obiettivi economici a breve, medio e lungo termine, a partire dall’investimento iniziale, fino a scadenze regolari di sei mesi, uno o due anni, per arrivare ad un periodo più prolungato. Avere ben chiare le prospettive di guadagno, in relazione all’andamento del mercato di riferimento, ma anche al territorio in cui opererete, alle competenze e alla qualità del servizio offerto, fino alla presenza di eventuali concorrenti, vi eviterà di imbarcarvi in imprese fallimentari.
Se ritenete di non possedere sufficiente esperienza per prevedere l’andamento della società, rivolgetevi ad un consulente finanziario esperto del settore: ricordate che, sebbene i finanziamenti a fondo perduto comportino notevoli agevolazioni e, in alcuni casi, anche una percentuale di denaro che non è obbligatorio restituire, dovrete comunque investire tempo e impegno, oltre ad una quota – seppure ridotta – personale.
Comunicazione d’impresa
Cos’è la comunicazione d’impresa? Con questa espressione si intende quell’insieme di strategie volte a perfezionare l’immagine pubblica dell’azienda, attraverso precise campagne pubblicitarie, ma anche grazie alla scelta di un logo o di un nome accattivante ed in linea con il profilo della società.
Al giorno d’oggi, una grossa parte della comunicazione è legata al web e ai social network – si parla, infatti, di web marketing -, che offrono un enorme aiuto alle imprese nascenti, permettendo un enorme diffusione in tempi brevi: grazie all’e-commerce o alle campagne promozionali su Facebook o Google, ad esempio, è possibile raggiungere potenziali clienti… anche dall’altra parte del mondo!
Requisiti per ottenere un finanziamento a fondo perduto
Concludiamo ricordando gli altri requisiti necessari per accedere ai finanziamenti agevolati o a fondo perduto, oltre al suddetto business plan:
- maggiore età;
- residenza in Italia da almeno sei anni;
- certificato di inoccupazione;
- possesso di competenze specifiche, legate al campo in cui si intende lavorare;
- volontà di mantenere aperta l’impresa e di rimanerne a capo per almeno cinque anni.
In alcuni casi, vedi i fondi per l’imprenditoria femminile o per l’agricoltura, occorre anche che l’azienda possegga caratteristiche specifiche, affinché il progetto possa essere finanziato: vi suggeriamo, comunque, di tenere d’occhio i siti web degli enti e delle amministrazioni che offrono tali servizi, al fine di rimanere sempre aggiornati sugli ultimi bandi e le novità più recenti.