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Come ottenere un prestito agevolato per imprese artigiane

Chi opera nell’ambito dell’artigianato e ha una sua impresa spesso si trova di fronte alla necessità di dover effettuare spese impreviste o investimenti per migliorare la propria attività lavorativa.
Grazie alla legge 949/52 (Finanziamenti alle imprese artigiane), però, le imprese artigiane possono richiedere e ottenere un prestito agevolato per raggiungere i propri obiettivi imprenditoriali. Questo tipo di finanziamento, che può essere concesso da banche, istituti finanziari o enti locali, è di solito basato sulle caratteristiche dell’azienda che lo richiede, e quindi sui suoi requisiti specifici, sulle sue risorse e sul capitale che necessita. Una delle loro caratteristiche principali, in ogni caso, è costituito dalle agevolazioni previste per il rimborso della cifra erogata.

Prestito agevolato per imprese artigiane, chi può ottenerlo

Cominciamo con il fare chiarezza sui soggetti che possono ottenere un prestito agevolato per imprese artigiane: la legge, infatti, identifica come imprenditori artigiani coloro che operano personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l’impresa artigiana, assumendosene tutti gli oneri e i rischi e prestando il proprio lavoro nel processo produttivo. Sono però escluse le attività agricole, quelle di prestazione di servizi e di somministrazione di alimenti e bevande. La legge di riferimento è la legge – quadro n. 443 del 1985 art. 2. Possono quindi richiedere un prestito agevolato tutte le imprese artigiane iscritte alla Sezione Speciale dell’Albo Artigiani.

Prestito agevolato per imprese artigiane: gli importi erogati

Questo tipo di prestito a tasso agevolato può arrivare a coprire anche totalmente le spese previste, ma l’importo erogato varia in base al soggetto che richiede il finanziamento.
In generale sono esclusi da queste agevolazioni i prestiti inferiori ai 10.000 euro, mentre le microimprese e le imprese sotto forma di cooperativa possono richiedere fino ad un massimo di 100.000 euro per ogni socio, fino ad un tetto massimo di 500.000 euro.
La cifra concessa può essere erogata sia in un’unica soluzione sia in più quote in base alla rata di ammortamento: sarà l’impresa artigiana stessa e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Prestito per imprese artigiane: le spese ammesse

Il prestito agevolato per imprese artigiane è un prestito finalizzato, dal momento che la cifra erogata deve essere utilizzata per finanziare alcune spese specifiche esclusivamente inerenti all’attività e al suo svolgimento. In particolar modo possono essere finanziate le spese sostenute nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda, anche se questo periodo può essere prolungato ad un anno in caso di acquisto di locali e impianti.
Possono ad esempio rientrare nelle spese ammissibili:

  • le spese sostenute per l’acquisto di materiale per l’attività dall’impresa
  • l’acquisto di macchinari nuovi o usati
  • le spese per l’acquisto, l’ampliamento o l’ammodernamento degli impianti e dei laboratori
  • l’acquisto di brevetti, licenze o software
  • i costi per la formazione e la qualificazione del personale
  • i costi per i servizi di marketing e promozione

Le modalità di rimborso del prestito agevolato per imprese artigiane

Come abbiamo già visto, la modalità di erogazione può essere scelta dall’impresa che ha richiesto il mutuo e il capitale erogato può essere restituito a rate, con un piano di ammortamento della durata massima di 60-120 rate mensili, che ovviamente variano di numero e di importo in base alla somma da restituire.
Il tasso di interesse di un prestito agevolato per imprese artigiane varia in base a quello vigente al momento in cui viene sottoscritto il finanziamento, ma con alcune importanti agevolazioni:

  • gli investimenti destinati alla tutela dell’ambiente, all’innovazione tecnologica e all’aumento della competitività prevedono un tasso al 70%
  • gli investimenti in aree indicate nei piani strategici regionali prevedono un tasso al 45%
  • tutti gli altri investimenti diversi da quelli destinati all’innovazione tecnologica hanno un tasso al 50%.

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