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Finanziamenti Bed and Breakfast, come richiederli

Il settore del turismo ha conosciuto negli ultimi anni una forte esplosione dei bed and breakfast che hanno modificato il modo di viaggiare e soggiornare di milioni di persone in tutto il mondo e l’Italia non fa certo eccezione. Per merito soprattutto dei nuovi mezzi di comunicazione digitali, chi gestisce queste piccole strutture ricettive nei luoghi turistici ha visto crescere esponenzialmente il numero di clienti: ma per avviare e gestire l’attività di tali esercizi, che possono avere fino a 6 camere e un numero di posti letto non superiore a 12, può essere necessario richiedere finanziamenti per sostenere le diverse spese necessarie a soddisfare le diverse esigenze: ecco tutto quello che bisogna sapere sui finanziamenti bed and breakfast, le agevolazioni previste e come richiedere i prestiti messi a disposizione.

Prestiti a fondo perduto per bed and breakfast

Chi è titolare di una struttura bed and breakfast può richiedere prestiti a fondo perduto, ossia che non obbligano il beneficiario a restituire la somma ricevuta, che vengono messi a disposizione dagli enti locali attraverso bandi specificamente dedicati. Difficile sintetizzare circa i requisiti e soprattutto la copertura di questi finanziamenti agevolati per bed and breakfast, poiché le variabili cambiano di bando in bando, ma per linee generali è possibile affermare che tali fondi sono destinati alla ristrutturazione degli immobili destinati o per l’acquisto di attrezzature specifiche necessarie all’attività di affittacamere.

Ad erogare i finanziamenti agevolati per queste strutture turistiche sono solitamente gli enti regionali e provinciali, per cui si consiglia di consultare periodicamente i siti ufficiali dedicati per essere sempre aggiornati su eventuali pubblicazioni di bandi, ma talora mettono a disposizione questi fondi anche le istituzioni internazionali. Ovviamente sono maggiormente facilitate le strutture presenti in luoghi a spiccata vocazione turistica, ma non mancano fondi dedicati anche per le zone hanno bisogno di rilanciare l’economia in seguito a una calamità naturale, ad esempio i luoghi colpiti d un terremoto. Inoltre, essendo in molti casi finanziamenti a fondo perduto, sono avvantaggiati nell’accesso ai fondi le imprese al femminile oppure quelle dei giovani che vogliono avviare l’attività.

Come richiedere i finanziamenti

Affrontare il tema di come richiedere i finanziamenti per bed and breakfast richiede necessariamente di dover tenere conto, che si tratti di prestiti agevolati oppure dei normali finanziamenti alle imprese proposte da un istituto di credito, della particolare situazione normativa in cui operano tali strutture. È bene ricordare infatti che per avere un’attività di affittacamere non è necessario risultare iscritti alla Camera di Commercio e aprire la Partita IVA al contrario di altre ‘normali’ attività imprenditoriali: se da un lato ciò può tradursi in un vantaggio in termini burocratici, eliminando il fastidio delle complesse e spesso farraginose modalità in cui è solita esprimersi la macchina statale, d’altro canto, non considerando l’ordinamento normativo il bed and breakfast una normale impresa, viene negato il normale accesso al credito a meno di non regolarizzare la propria situazione in modo da avere i requisiti necessari per richiedere un finanziamento a fondo perduto.

Requisiti per finanziamento a fondo perduto

Una volta accertati di aver regolarizzato la propria posizione recandosi alla Camera di Commercio, è possibile usufruire dei vantaggi di poter richiedere un finanziamento a fondo perduto che può essere messo a disposizione mediante un bando da parte dell’ente locale di riferimento. Quali sono i requisiti di accesso? Fortunatamente nulla di troppo complicato, generalmente una volta trovato il bando di riferimento è sufficiente compilare la domanda e allegare un dettagliato business plan. Ricordiamo che nel caso di richiedenti di età inferiore ai 35 anni è possibile ricorrere al prestito d’onore, con un 50 per cento del finanziamento che viene erogato a fondo perduto e l’altra metà rimborsabile attraverso un prestito a tasso agevolato, con interessi inferiori mediamente del 30 per cento rispetto al tasso in vigore al momento dell’accesso al finanziamento.

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