Quando si parla di prestito d’onore finalizzato agli studi universitari s’intende una forma di finanziamento destinata a coloro che vogliono seguire un corso di laurea triennale/specialistica oppure un master e/o corso di specializzazione. Tale forma di prestito, detta “d’onore” perché si basa sul criterio morale per cui chi la riceve s’impegna a portare a termine i propri studi universitari, viene concessa dagli Istituti di credito ed è “protetta” dalla garanzia da parte dello Stato (in Italia fino al 70% del finanziamento totale erogato), prevedendosi poi la restituzione della somma ottenuta una volta terminato il percorso di studi e con tempistiche diverse a seconda del reddito che si percepisce. Si tratta di una modalità di finanziamento che risulta sicuramente molto più diffusa in Paesi come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna piuttosto che in Italia. I prestiti d’onore non vanno confusi con le borse di studio, le quali finanziano il percorso universitario ma non devono essere restituite da chi le riceve per criteri di merito o reddituali.
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IL PRESTITO D’ONORE IN EUROPA E USA
In Inghilterra i prestiti d’onore sono stati introdotti nel 1998 a favore degli studenti universitari, sia di nazionalità inglese che estera, per sostenere le spese di iscrizione ma anche quelle relative agli alloggi. La richiesta viene rivolta allo Stato il quale concede il finanziamento non sulla base di criteri di merito, ma semplicemente a coloro che si iscrivono ad un corso di studio a tempo pieno. La restituzione della somma ottenuta è prevista a partire da quando lo studente inizia a percepire una busta paga di almeno 15.000 sterline (circa 22.000 euro) all’anno.
In Germania esiste una formula mista in base alla quale gli studi possono essere finanziati per metà da una borsa di studio e per la restante metà da un prestito concesso dallo Stato e caratterizzato da un tasso d’interesse nullo. Lo studente che intende richiedere il prestito deve rispettare alcuni criteri di merito e anche reddituali, oltre a poter presentare attestazioni, quali ad esempio attestati di lingua e patenti informatiche, che gli garantiscono un punteggio di merito più elevato.
Nei Paesi Bassi i prestiti vengono erogati sulla base, anche qui, di criteri di merito e reddituali, oltre alla possibilità di ottenerli senza particolari meriti laddove si risultasse iscritti ad un corso a tempo pieno. Le borse di studio erogate sotto forma di prestito possono essere concesse a fondo perduto se si raggiungono particolari meriti talvolta previsti al momento dell’iscrizione.
Negli Stati Uniti d’America il funzionamento dei prestiti d’onore è simile a quello che si ha in Inghilterra, poiché la somma ottenuta verrà restituita a partire dal momento in cui il soggetto che ne ha usufruito inizia a percepire uno stipendio fisso per un impiego a tempo pieno.
Per quanto riguarda invece le opportunità fornite dall’UE, vale la pena sottolineare come il programma “Erasmus +”, approvato nel novembre del 2013, abbia sostituito ed integrato il precedente “Life Learning Programme”, prevedendosi uno stanziamento di cui la gran parte viene destinata proprio all’erogazione di borse di studio e prestiti. Tra questi se ne può ricordare uno agevolato con somme che vanno dai 12.000 ai 18.000 euro per gli studenti che intendono fare un master all’interno dell’Unione.
IL FUNZIONAMENTO IN ITALIA
Il prestito d’onore è entrato a far parte in quanto tale del sistema italiano con una legge del 1996 destinata a promuovere l’imprenditorialità giovanile nelle regioni del Mezzogiorno, per poi essere esteso al resto del territorio nazionale e successivamente regolamentato dal decreto legislativo n. 185 del 2000. La regolamentazione inerente il prestito agli studenti universitari non è stata tuttavia inserita in tale strumento legislativo, per cui sono stati i singoli Istituti di credito ad accordarsi tramite convenzioni con gli Atenei per creare un sistema riconoscibile, conosciuto con il nome di “Fondo per il Credito ai Giovani”, destinato a coloro che hanno tra i 18 e i 40 anni.
Per poter accedere al prestito bisogna risultare regolarmente iscritto al proprio corso di studi ed essere in regola con i relativi esami. È inoltre necessario aver ottenuto il diploma di maturità con un punteggio minimo di 75/100 e, nel caso in cui il richiedente abbia terminato il percorso per l’ottenimento della laurea triennale, aver superato il relativo esame di laurea con un punteggio minimo di 100/110 (il criterio del merito persiste anche durante la fase di erogazione del prestito, poiché ogni anno bisogna aver superato almeno la metà degli esami previsti dal piano di studi per l’anno precedente). Il finanziamento può raggiungere un massimo di 25.000 euro in rate annuali (quest’ultime vanno da un minimo di 3.000 ad un massimo di 5.000 euro) e viene erogato direttamente su conto corrente per un periodo che dipende dalla durata degli studi, terminati i quali è possibile ottenere una sospensione di due anni senza una contemporanea maturazione degli interessi, in modo da permettere allo studente di trovare un impiego lavorativo che poi permetta di rimborsare il prestito ottenuto (rateizzandolo in periodi che vanno dai 3 ai 15 anni). Nel caso si tratti di finanziamenti per frequentare master e/o scuole di specializzazione, questi vengono erogati in tranche sulla base dell’ottenimento di certificazioni asserenti il buon esito del percorso di studi. Come già accennato, il rimborso delle rate ha inizio a partire dal momento in cui termina il percorso di studi e si ottiene un impiego lavorativo, tramite l’applicazione di un tasso di interesse che non è fisso ma allo stesso tempo non può superare il tasso legale in vigore al momento della concessione del prestito.
NB: Il Fondo è accessibile anche a coloro che sono iscritti ad un dottorato di ricerca all’estero di almeno 3 anni o ad un corso di lingue di durata non inferiore ai 6 mesi e riconosciuto da un Ente Certificatore.
DUE ESEMPI DI OFFERTE FORNITE DAGLI ISTITUTI BANCARI
Il prestito UniCredit Ad Honorem prevede un periodo di fruizione che va da un minimo di 1 ad un massimo di 3 anni ed uno di rimborso che va da un minimo di 1 ad un massimo di 15 anni, oltre ad un eventuale periodo di grazia che può arrivare a 2 anni. Tanto l’importo concedibile quanto la durata del finanziamento e l’eventuale periodo di grazia (durante il quale cercare un lavoro senza che maturino interessi sul debito contratto) vengono stabiliti tramite la convenzione stipulata con l’Ateneo di riferimento. Gli enti che risultano convenzionati sono:
- Alma Graduate School
- MIP – Politecnico di Milano
- The Johns Hopkins University
- Università Bocconi di Milano
- Università di Bologna
- Università Luiss di Roma
Il prestito d’onore concesso da Banca Sella prevede la copertura del costo di master post universitari nazionali ed internazionali e parte delle spese di alloggio. Il rimborso è previsto in un periodo di 84 mesi a partire dal momento in cui risulteranno trascorsi 6 mesi dal termine del master. Gli Enti che risultano convenzionati sono:
- 24ORE – Formazione Eventi
- FONDAZIONE ISTUD
- Fondazione Giovanni Agnelli
- Università Commerciale Luigi Bocconi
- MIP – Politecnico di Milano
- ESCP EUROPE – Business School
- Città Studi BIELLA
- MIB – School of Management
- Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
- Università degli Studi di Napoli Federico II
- SAPIENZA – Università di Roma
- HULT – International Business School
CRITICHE E SVANTAGGI
Abbiamo dunque presentato il prestito d’onore come un qualcosa di positivo e che sembra favorire la frequentazione dell’Università, in particolar modo per coloro i quali si trovano in situazioni di difficoltà economica. Esistono tuttavia diverse critiche che possono essere rivolte a questo sistema di finanziamento, le quali sembrano mettere in luce più o meno evidenti svantaggi nel suo utilizzo. Tra i principali:
- l’accessibilità risulta più facilmente disponibile per coloro i quali provengono da famiglie con un tenore di vita elevato e che sono quindi in grado di restituire il prestito ricevuto anche nel caso in cui il beneficiario fatichi a trovare un impiego o non ne trovi uno di livello adeguato, con una conseguente creazione di disuguaglianza sociale;
- l’aumento dell’insolvenza generata dall’incapacità di ripagare il debito contratto può generare problemi all’economia;
- l’indebitamento tramite il prestito d’onore rischia di essere favorito maggiormente rispetto alle misure che dovrebbero garantire il diritto allo studio, come ad esempio le stesse borse di studio.