La lista CRIF è un elenco dei protestati: nel caso in cui non si sia riusciti a onorare più rate di un prestito o di un finanziamento, banche e finanziarie dispongono infatti di questo strumento.
Ma di cosa si tratta esattamente?La sigla corrisponde ad una lista nera in grado di rintracciare e indicizzare i cattivi pagatori.
CRIF è la società che gestisce a livello nazionale le informazioni del sistema creditizio; possiamo dunque vederla come una banca dati relativa a quei clienti insolventi.
In caso infatti si avesse notizia dell’iscrizione del proprio nome in tale – temuta – lista, è possibile affrancarsi da questa condizione?Si, ma è un iter decisamente complesso, oltre a necessitare di numerose garanzie.
In questo redazionale spieghiamo dunque a quali realtà ed enti è possibile rivolgersi per verificare se si rientra nella lista protestati e come fare per non figurarvi più.
Visura CRIF: di cosa si tratta e come eseguirla
Come accennato, la visura CRIF è un elenco dei finanziamenti ottenuti attraverso il sistema creditizio nazionale.
Per accertarsi se si è contemplati in tale indice di protestati basta operare una verifica: la consultazione è una procedura di carattere pubblico, pertanto è materia accessibile per tutti i privati cittadini.
Ogni privato cittadino ha infatti facoltà di poter verificare la propria situazione creditizia, facendone richiesta o direttamente alla banca dati del CRIF.
Vi sono alcune strade alternative; la verifica può essere sollecitata in una duplice modalità: inviando la richiesta alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, o ancora affidandosi ad una verifica online.
Quest’ultima può essere operata sottoponendo la questione ad un’agenzia operante nel merito finanziario; può essere un’agenzia preposta, o un ente che svolge – altrettanto validi – servizi tramite portale Internet.
Accertare la propria posizione nella lista dei protestati
E’ possibile accertarsi se il proprio nominativo è contemplato nella lista dei protestati accedendo alla modulistica online messa a vostra disposizione da CRIF.
La richiesta si può effettuare online, basta disporre dei seguenti documenti a portata di mano:
- Apposito modulo, opportunamente compilato e firmato in tutte le sue parti,
- Documento (carta di identità, ma vanno bene anche il passaporto o la patente),
- Dati relativi al proprio codice fiscale.
I tempi di esito della pratica sono di circa 15 giorni, sia che si sia deciso di inserire il modulo di richiesta tramite pagina online, sia che la domanda sia stata inoltrata a mezzo mail.
Qualora si avesse conferma dell’inserimento del proprio nominativo nella lista cattivi pagatori, il CRIF richiede il versamento di un contributo spese obbligatorio, pari a 4 euro.
Qualora l’esito risultasse negativo vi è comunque una quota da versare: il contributo è pari a soli 10 euro.
Un altro metodo per eseguire suddetta verifica è l’invio del la richiesta alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
In questo caso la richiesta può essere sottoposta nelle seguenti modalità:
- A mezzo di Posta Certificata,
- Mediante posta cartacea,
- Mediante l’invio di fax,
- E’ inoltre possibile assolvere alla procedura recandosi presso una delle tante sedi della Banca d’Italia.
Lista protestati: un’agenzia al vostro servizio
Un altro sito internet che permette di monitorare la propria situazione creditizia è visure.it; si tratta di un’agenzia autorizzata a rilasciare informazioni creditizie ai privati.
In quanto ente privato, il servizio fornito da questo sito richiede il versamento di un importo di 44 euro.
Tramite l’agenzia è inoltre possibile eseguire una visura protesti in tempi record: sole due ore se la verifica viene effettuata attraverso il sito visure.it, cinque giorni lavorativi se la richiesta viene inviata a CRIF .
La procedura è invece più lunga nel caso in cui si dovessero consultare le banche dati CTC e EXPERIAN.