In questo articolo vogliamo parlare dei prestiti per casalinghe, che negli ultimi tempi hanno ottenuto sempre più popolarità, tanto da convincere i gruppi bancari e finanziari ad istituire veri e propri pacchetti, studiati ad hoc per venire incontro alle esigenze di chi non può esibire particolari garanzie, una su tutte, la busta paga.
Nel corso degli anni, i giovani, i disoccupati e i lavoratori senza busta paga hanno incontrato parecchie difficoltà nell’accedere ai prestiti bancari ma, al giorno d’oggi, con il mutare delle condizioni economiche delle famiglie, i servizi per queste categorie di persone sono notevolmente aumentati, mentre i criteri per l’erogazione dei prestiti sono diventati ben più ampi e permissivi.
Tuttavia, le casalinghe si trovano, di frequente, in una condizione particolarmente svantaggiata poiché, oltre a non poter esibire la busta paga, spesso non possiedono nemmeno entrate personali e, per tale ragione, necessitano della firma di un terzo garante per poter accedere ai servizi bancari, soprattutto per somme di maggiore entità.
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Cos’è il prestito per casalinghe?
Il prestito per casalinghe rientra nella categoria dei prestiti personali atipici, in quanto spesso le clienti non possono esibire le comuni garanzie, quali contratti di lavoro, dichiarazione dei redditi o il contratto d’affitto di un immobile, che, nella maggior parte dei casi, porta la firma del coniuge.
Per tale ragione, i prestiti per casalinghe difficilmente superano i 3.000 euro, e possono essere utilizzati, dunque, solo per coprire piccole spese in ambito familiare, come i lavori di ristrutturazione dell’immobile, l’acquisto di un’automobile o di un elettrodomestico o il pagamento di cure mediche.
Al contrario, se la casalinga possiede una fonte di reddito – seppure minima – come l’affitto di un immobile, una rendita personale o lo stipendio di un lavoro part-time, può accedere più facilmente anche a cifre leggermente più grosse, specialmente se può dimostrare una reputazione finanziaria impeccabile.
Requisiti per il prestito per casalinghe
Dunque, per accedere al prestito per casalinghe, è bene esibire almeno una piccola entrata mensile, soprattutto se non si vuole coinvolgere il marito o un familiare all’interno della trattativa. I requisiti per ottenere il finanziamento, sebbene si tratti di un prestito atipico, difatti, comprendono, oltre al documento d’identità valido, al codice fiscale e al permesso di soggiorno in corso di validità (per le clienti straniere), anche un foglio che attesti un minimo reddito personale, proveniente da immobili di proprietà in affitto, da lavoretti anche part-time o occasionali o da rendite fisse di altro genere.
In mancanza di tali condizioni, la casalinga sarà obbligata a scegliere una terza persona in funzione di garante, specialmente se desidera ottenere una cifra che supera i 2.000 o i 3.000 euro e, soprattutto, condizioni finanziarie più leggere e vantaggiose.
Ricordiamo, infatti, che senza una retribuzione anche minima o un reddito personale, è praticamente impossibile accedere ai servizi finanziari, a meno che non si scelga una soluzione differente, come, ad esempio, una carta di credito ricaricabile o il prestito tra privati.
Carta di credito ricaricabile per casalinghe
Una valida alternativa al prestito bancario consiste nella carta di credito ricaricabile, dedicata non solo alle casalinghe, ma anche ai giovani, ai lavoratori atipici e, in generale, a tutti coloro che necessitano soltanto di piccole somme (non superiori ai 1.500 o ai 2.000 euro, per intenderci) e che non possono esibire alcuna garanzia dal punto di vista finanziario, poiché disoccupati o inoccupati.
La carta di credito ricaricabile funziona in modo diverso, rispetto alle comuni carte di credito: in questo caso, infatti, le cifre prelevate non vengono addebitate interamente allo scadere del mese, bensì diluite con un piano rateale a cadenza mensile, con un importo molto basso, che non gravi sul bilancio personale o familiare.
Caratteristiche del prestito per casalinghe
Torniamo, invece, al suddetto prestito per casalinghe che, come dicevamo, consente alle donne in possesso di un piccolo reddito personale, di ottenere una cifra che varia, generalmente, tra i 200 e i 2.000 euro, in tempi, tutto sommato, abbastanza brevi, che vanno da uno a tre o quattro giorni.
Il piano rateale, solitamente, è di breve durata, e difficilmente supera i 24 mesi, mentre il tasso d’interesse è piuttosto alto, in virtù dell’elevata percentuale di rischio per i gruppi bancari.
Tuttavia, per le donne che posseggono un contratto di lavoro – anche a tempo determinato o part-time – le condizioni sono leggermente più favorevoli: la cifra ottenibile, infatti, arriva fino a 5.000 euro, ed anche il piano d’ammontamento risulta più flessibile, così come i costi (TAEG, spese accessorie) sono più ridotti.
Quando serve un garante?
Tuttavia, in certi casi, si rende necessario il coinvolgimento del coniuge o di un parente, vale a dire se la casalinga non è in grado di esibire alcuna entrata fissa mensile: in questo modo, la terza persona diventa corresponsabile del pagamento delle rate mensili, firmando un contratto coobbligato, e la banca può eventualmente rivalersi su entrambi, in caso di insolvenza.
La scelta del garante, comunque, segue alcune direttive: per i prestiti che riguardano esigenze di natura personale (spese mediche, acquisto di beni, oggetti di arredamento, viaggi ecc.), il coniuge può svolgere il ruolo di garante, a meno che non abbia già finanziamenti in corso che coprono il 50% del suo stipendio; per i prestiti che riguardano esigenze familiari, vale a dire quando nessuno dei membri della famiglia si trova nella condizione di poter richiedere il servizio, occorre invece coinvolgere un parente o un amico.
Prestito per casalinghe: a chi rivolgersi?
Se siete alla ricerca di un prestito per casalinghe semplice e veloce, ecco tre opzioni particolarmente convenienti da valutare: si tratta di pacchetti che offrono condizioni piuttosto favorevoli e tempi di erogazione brevi, grazie alla comoda procedura online, che permette di saltare parzialmente la trafila burocratica.
- Creditexpress Mini → Un servizio che consente di ottenere da 1.000 a 3.000 euro, rimborsabili con un piano rateale flessibile, della durata di 18 o 36 mesi, per il quale non sono richieste particolari garanzie.
- PerTe Prestito Giovani Sanpaolo → Un pacchetto dedicato ai giovani fino ai 35 anni, che abbiano lavorato almeno per 18 mesi negli ultimi 3 anni, che permette di ottenere fino a 30.000 euro, con un tasso d’interesse fisso e piano rateale flessibile.
- Mini Prestito BancoPosta → Un pacchetto dedicato a tutti coloro che possiedono un piccolo reddito, ma non necessariamente un contratto di lavoro, che offre fino a 3.000 euro, rimborsabili in 22 mesi.