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Prestiti veloci con cambiali: come ottenerli e quali sono

Le cambiali a scadenza: in tempi di crisi, è un ritorno ‘di tendenza’, se passate questo riferimento modaiolo. E i prestiti, nella fattispecie sotto la forma di prestiti veloci con cambiali, sono in prima linea. Perché? Permettono di avere credito a chi è un protestato, chi ha avuto problemi con pagamenti, chi appartiene alla categoria dei ‘cattivi pagatori’.  In realtà, la lista è più ampia, poiché consente l’accesso a chiunque non sia un dipendente con tanto di busta paga, quindi tutti quei lavoratori autonomi, nella varia accezione del termine, privi del classico cedolino che documenti la loro attività (quindi anche artigiani, collaboratori occasionali, pensionati…).

Le regole

C’è un ma, però! Per richiedere un prestito di tale tipo, non è che bisogna essere senza reddito, perché comunque, da parte dell’istituto contattato per il prestito, ci devono essere garanzie. Come dimostrare di essere proprietari di beni immobili, o di una polizza vita, su cui rivalersi in caso di mancati pagamenti. Anche se va detto che in alcuni casi la banca esige la presenza comunque di un garante. Classico esempio in tal senso quello di un disoccupato, che può ottenere il prestito ma solo se un parente dal reddito regolare può garantire per lui.

A proposito di garanzia

È la cambiale stessa, titolo esecutivo, ad essere tale, perché chi l’ha sottoscritta dà (o dovrebbe farlo) la sicurezza che sarà in grado di soddisfarla con cadenza progressiva. Diciamo che quindi si parla di un vantaggio ‘double face’:

a) il cliente riceve la somma senza requisiti esagerati e particolarmente limitanti (ma in ogni caso presenti, come si accennava);

b) l’istituto di credito, se il pagamento non avviene secondo quanto stabilito, provvede tramite relativo atto esecutivo, prima con un’intimazione allo stesso, poi arrivando persino al pignoramento dei beni dell’interessato

Il prestito con cambiali ha pure una peculiarità importante. Lo si può richiedere anche online. Che significa questo, rispetto alla procedura tradizionale? Maggiore snellezza e minori costi per le spese (imposta di bollo, commissioni e così via), sia per chi chiede sia per chi eroga.

Inoltre questa caratteristica consente una notevole e ulteriore rapidità per il prestito, che in genere si ottiene nell’arco di 24-48 ore dalla richiesta. Con il vantaggio di avere a portata di mouse la possibilità di confrontare le varie offerte e inviare anche la richiesta di preventivi senza impegno. Curiosando nella rete, si può incappare anche in siti in cui, dopo la richiesta di preventivo, si ha l’esito relativo addirittura dopo appena un’ora.

Quanto si può richiedere con i prestiti veloci con cambiali?

Le soluzioni parlano di prestiti fino a 60mila euro (alcuni addirittura di 80mila), da pagare in un periodo che va da uno a 10 anni, con le scadenze mensili e tasso fisso. Che risulta in genere più alto rispetto alle altre formule, attestandosi anche sul 10%, una modalità per cui gli istituti di credito cercano di fronteggiare un eventuale maggior rischio d’insolvenza del debitore.

Inoltre, si può usufruire dell’istituto del rinnovo delle cambiali, ovvero dilazionare i pagamenti, aumentando il periodo di rimborso. Certo, ciò determina rate più piccole (anche se gli interessi passivi aumentano) e maggior tempo per soddisfarle. Ma consente di tranquillizzare il debitore, con un po’ più di ‘ossigeno’ per far fronte alle sue defaillance economiche. Dal punto di vista della procedura, in genere si estingue il finanziamento in atto per stipularne uno nuovo.

Un’altra soluzione di prestito con cambiali è quello “a domicilio”. I passi per richiederlo sono sempre gli stessi, consegnando all’istituto bancario una documentazione che però attesti, da sottolineare ancora, la presenza di un’entrata fissa. La somma richiesta viene fatta arrivare con un assegno appunto presso il domicilio del richiedente, in circa cinque giorni lavorativi. Una comodità, se vogliamo, soprattutto per chi non ha un conto bancario o postale, magari è in possesso solo di un libretto postale.

Le banche ‘classiche’ sembra che al momento non siano propense a questi tipi di prestiti, legati quindi soprattutto a finanziarie. Dai dati risulta tuttavia (e questo potrebbe cambiare le carte in gioco) che nel nostro paese tale pratica sta crescendo a macchia di leopardo, soprattutto nelle grandi città e in alcune regioni, in testa la Campania e la Calabria con percentuali significative anche in Veneto, un territorio fino a pochi tempi fa tra i più solidi economicamente parlando.

Un’ultima segnalazione: il prestito veloce con cambiali tra privati, meglio conoscenti, ovviamente, per evitare situazioni di illegalità. In proposito, si parla sempre più spesso di  ‘social lending’, un prestito ‘sociale’ cha ha validità di contratto regolato per legge. Questa è una pratica che sta diventando molto frequente, anche per la possibilità del debitore di non pagare la rata esattamente a scadenza, visto che chi ha prestato lo si conosce e può chiudere un occhio. Ma bisogna stare sempre all’erta.

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