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Prestiti tra privati online, come funziona il social lending sul web

Chi ha bisogno di liquidità per una spesa imprevista o per investire nella propria azienda, oltre a richiedere un finanziamento attraverso i canali tradizionali, può provare a chiedere un prestito tra privati online attraverso le piattaforme web di social lending, tramite le quali i privati possono prestare denaro ad altre persone senza l’intermediazione di una banca, ma sempre e comunque sotto la vigilanza della Banca d’Italia.
Questa forma di prestito, chiamata anche “prestito peer to peer” , ha cominciato a prendere piede in Italia a partire dal 2007 e permette di ottenere somme di denaro in tempi generalmente brevi e a tassi convenienti rispetto a quelli praticati da finanziarie e istituti di credito, poiché le due parti – creditore e contraente – vengono messe in contatto tra di loro direttamente grazie ad una piattaforma web. Di solito, per lo stesso motivo, anche i costi di apertura e di gestione della pratica sono inferiori, se confrontati con quelli della maggior parte degli istituti di credito.
Con un prestito tra privati online è possibile richiedere anche fino a 25.000 euro, da rimborsare in un periodo di tempo che di solito va dai 12 ai 48 mesi.

Prestiti tra privati online: i requisiti

Per accedere ad un prestito online tra privati occorrono gli stessi documenti normalmente richiesti da un istituto di credito tradizionale. Più nel dettaglio, i requisiti per richiedere un prestito tra privati online sono:

  • essere residenti in Italia
  • avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni
  • avere un reddito dimostrabile, anche da lavoratore autonomo o un contratto a tempo determinato
  • una buona posizione creditizia e non essere segnalati come cattivi pagatori
  • avere un indebitamento sostenibile: in pratica la somma delle rate di rimborso di tutti i prestiti non dovrebbe superare il 40/50 per cento delle entrate mensili del richiedente.

Prestiti tra privati online: i vantaggi per il richiedente

La formula del prestito tra privati online fa sì che il contraente goda di alcuni vantaggi. Come prima cosa, in genere i tempi per ottenere questo tipo di prestito sono abbastanza rapidi: si parla di anche solo 24 ore per esaminare la pratica. Una volta superato questo step e accertata la capacità di ripagare il prestito del richiedente, verrà assegnata la classe di rischio, stabilita in base ad ad alcuni fattori: se, ad esempio, il richiedente è un lavoratore atipico, un precario o un libero professionista, verrà assegnata una classe di rischio elevata (che comporta un tasso di interesse maggiore) ma probabilmente verrà comunque concesso il prestito.
Come già detto, inoltre, i tassi di interesse applicati per la restituzione della somma erogata sono in genere meno onerosi rispetti a quelli dei principali istituti di credito, anche se variano in base alle caratteristiche del richiedente; in particolare il Taeg (ovvero il costo complessivo del finanziamento) è più basso rispetto a quello dei prestiti tradizionali.
Infine il capitale ottenuto si può utilizzare liberamente, senza dover giustificare alcuna spesa, e non sono previste penali in caso di estinzione anticipata del prestito.

Il social lending in Italia: Prestiamoci e Smartika

In Italia attualmente operano due principali piattaforme web di social lending: Prestiamoci, aperta nel 2010, e Smartika, attiva dal 2012; entrambe sono autorizzate dalla Banca d’Italia.
Smartika concede prestiti con modalità simili a quelle di un istituto di credito tradizionale, facendo controlli preliminari e, in caso di riscontro positivo, erogando la cifra richiesta sul conto del richiedente.
Prestiamoci, invece, prevede che il richiedente esponga il suo progetto ai potenziali investitori attraverso il portale: se il progetto risulta convincente si avrà il contributo di più finanziatori.
In entrambi i casi la richiesta di prestito online si può effettuare in maniera gratuita e senza impegno.

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