Home > Prestiti delega

Prestito delega: cos’è e come richiederlo

Il prestito delega, chiamato anche delegazione di pagamento, è un prestito personale non finalizzato che si rimborsa con una rata costante e un tasso di interesse fisso: il richiedente è libero di disporre della cifra erogata e non ha alcun vincolo di destinazione né deve rispondere delle spese effettuate con quei soldi.
Si tratta di una forma di prestito dedicata a lavori dipendenti di enti pubblici e statali regolamentata dall’articolo 1269 del codice civile: la sua particolarità sta nel fatto che è il datore di lavoro che predispone il rimborso del prestito a favore dell’istituto bancario o della finanziaria, trattenendo dallo stipendio e versando mensilmente la rata del finanziamento.
Il prestito delega si affianca spesso ad un prestito con cessione del quinto dello stipendio e permette di ottenere un’ulteriore liquidità tramite la cessione di un altro quinto dello stipendio, poiché l’importo massimo della rata di questo finanziamento deve essere minore o pari del 20% dello stipendio. Si tratta, in questo caso, di una soluzione possibile ma da ponderare attentamente: bisogna infatti valutare che le rate di rimborso saranno pari al 40 o al 50% dello stipendio.

Prestito delega, chi può richiederlo

Il prestito delega è un tipo di finanziamento abbastanza facile da ottenere per lavoratori dipendenti statali e della pubblica amministrazione oppure per chi presta servizio nelle Forze Armate, purché abbiano maturato un sufficiente periodo di anzianità. Per i dipendenti privati e per chi lavora in una azienda di piccole dimensioni, invece, è più difficile da ottenere.
E’ inutile dire che ha maggiori possibilità di ottenere un prestito delega che ha un buon reddito e un consistente TFR, accantonato in azienda o presso un fondo integrativo.
Anche chi è segnalato come cattivo pagatore o protestato può richiedere un prestito delega, ma l’eventuale concessione del finanziamento dipenderà da una serie di fattori valutati caso per caso.

Prestito delega, la documentazione necessaria

Per richiedere un prestito delega è necessario presentare alcuni documenti, come quelli che attestano la situazione lavorativa del richiedente, l’eventuale presenza di altri prestiti in corso e un contratto a tempo indeterminato, dal momento che si tratta di un prestito rivolto prevalentemente a dipendenti pubblici e statali. Sono inoltre necessari un documento d’identità valido, il codice fiscale o la tessera sanitaria e l’ultima busta paga.

Le caratteristiche del prestito delega

Grazie ad un prestito delega si possono ottenere fino a 90.000 euro di liquidità, da rimborsare tramite rate mensili che rimangono di importo invariato per tutta la durata del finanziamento. Il piano di rimborso può durare dieci anni, ma può essere rinnovato prima della scadenza. Come già detto si tratta di un prestito non finalizzato, quindi può essere usato liberamente senza dover giustificare o dimostrare le spese fatte. In genere per questo tipo di finanziamento non è richiesta la presenza di un garante, ma deve essere protetto da due polizze assicurative: rischio impiego e rischio vita, il cui costo è incluso nelle rate di rimborso mensili. In caso di perdita dell’impiego da parte del titolare del prestito e se il TFR accantonato non è sufficiente a coprirne l’ammontare, la società assicuratrice interviene estinguendolo, anche se il cliente non è esentato dal restituire il debito alla compagnia di assicurazione. In caso di morte, invece, la società assicuratrice rimborsa il prestito residuo garantendo gli eredi.

Prestito delega e cessione del quinto: le differenze

Queste due tipologie di finanziamento sono in realtà abbastanza simili tra loro: in entrambi i casi, ad esempio, è il datore di lavoro a detrarre dallo stipendio del richiedente la quota destinata a rimborsare il prestito, riducendo così il rischio di insolvenza. Ci sono però alcune differenze: nella cessione del quinto, per cominciare, la rata mensile di rimborso non può superare un quinto dello stipendio, mentre con la delegazione di pagamento si può arrivare, in alcuni i casi, fino al 50% del reddito mensile, anche combinando le due forme di finanziamento.
Infine, nel caso in cui si richieda un prestito con cessione del quinto il datore di lavoro non ha il potere di rifiutare la concessione ed è quindi obbligato a trattenere e a versare mensilmente all’istituto di credito l’importo richiesto, mentre se si richiede un prestito delega l’accettazione o il rifiuto è a discrezione del datore di lavoro.

Prestito delega e cessione del quinto, come sommare i due finanziamenti

I lavoratori dipendenti che hanno già ottenuto un prestito con cessione del quinto ma hanno bisogno di una maggiore liquidità possono richiedere un prestito delega e sommare i due finanziamenti, superando così il limite del 20% dello stipendio per la rata di rimborso previsto dalla cessione del quinto. Le due rate, in ogni caso, nel complesso non possono superare il 50% dello stipendio mensile netto. Questa soluzione potrebbe essere adatta per una famiglia in cui entrambi i coniugi lavorano e in cui, quindi, uno stipendio può essere dedicato per metà a rimborsare i due prestiti senza incorrere in difficoltà economiche.
Per accedere ad un prestito delega è obbligatorio stipulare una polizza assicurativa che protegga la banca o la finanziaria dal rischio di insolvenza dovuto alla perdita dell’impiego o alla morte prematura del richiedente. Il pagamento della polizza è compreso nelle rate mensili: nel conteggio dell’importo delle rate e quindi dall’importo massimo cedibile rispetto allo stipendio si deve considerare anche la quota da pagare per la polizza assicurativa. Come è facile capire, questo determina l’importo massimo che è possibile ottenere con il prestito delega.

Articoli interessanti

Top